Djinn - La recensione

 


Il Genio esaudisce i desideri ma...

Dylan non può parlare. Vive con il padre ed è tormentato dal ricordo della madre. Suo padre è amorevole ma deve lavorare così lo lascia a casa da solo tutta la notte. Dylan trova in un armadio un libro che parla di un’entità in grado di far avverare i desideri e lui rivorrebbe indietro la sua voce quindi perché non tentare nel rituale? Le cose non vanno secondo i piani e una serie di orrori si palesano nell’appartamento e Dylan non dovrà fare altro che nascondersi e aspettare che spariscano.


CinePaura pensa che...

Il Djinn, spesso tradotto con il semplice “genio” è un’entità sovrannaturale presente nel Corano perlopiù maligna, anche se a volte è stato rappresentato con animo gentile (vedi le produzioni disneyane). Ma come dicevamo, il Djinn è un bel cattivone molto potente. È in grado di esaudire i tuoi più reconditi desideri ma in cambio ti chiede un pegno importante come l’anima o robette simili. Nell’ultimo arrivo in casa Midnight Factory a evocare il mostruoso genio ci pensa il giovane Dylan che non riesce a parlare per via di un fattaccio non ben definito. Il suo sogno è quello di riavere indietro la sua voce, tutto qua.

Ma il Djinn esaudisce sì i desideri ma è una brutta carogna e per donare al piccolo ciò che ambisce lo mette in una situazione davvero complicata: deve sopravvivere un’ora ai suoi diabolici orrori. Comincia un vero e proprio tour de force per Dylan, rinchiuso nel suo appartamento insieme a una serie di persone ritornate dall’aldilà che cercano in ogni modo di farlo fuori. Sebbene il film abbia una durata ridotta (circa un’ora e venti minuti) è eccessivamente lungo per la storia narrata. Dal momento in cui viene evocato il Djinn non si fa altro che guardare il ragazzino nascondersi, correre di stanza in stanza e attaccare, per poi nascondersi di nuovo in una sceneggiatura debole e una caratterizzazione dei personaggi quasi assente.

Peccato perché l’idea non è malvagia, la messa in scena buona e anche la resa del Djinn ha il suo perché. Inoltre ci sono un paio di spaventi ben assestati e una colonna sonora in “Stranger Things style” ma come lungometraggio proprio non funziona. Se fosse stato ridotto a un medio di un’oretta scarsa, allora il risultato sarebbe stato diverso.



Forse non sapevate che...                         

Il Djinn è una creatura citata nel Corano, e indica, nella religione preislamica e in quella musulmana, un'entità soprannaturale, intermedia fra il mondo angelico e l'umanità, avente per lo più carattere maligno

Il film è uscito in home video grazie a Midnight Factory in Limited Edition, in DVD e Blu-ray. L’edizione da collezione contiene il booklet informativo e fotografico



Informazioni

 

Regia di David Charbonier, Justin Powell

 

2021

 

Ezra Dewey (Dylan Jacobs)
Rob Brownstein (Michael Jacobs)
Tevy Poe (Michelle Jacobs)

 

A cura di Andrea Costantini



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