Halloween Kills - La recensione


Michael Myers non muore mai

Michael Myers è rinchiuso nello scantinato di casa Strode, pronto per essere ucciso dalle fiamme che divampano nella casa ma l’intervento dei vigili del fuoco fa sì che l’assassino riesca a fuggire. Nel frattempo in paese comincia a circolare la voce che forse Myers è tornato e un gruppo di volontari, capitanati da Tommy Doyle, uno dei bambini scampati alla tragedia quarant’anni prima, mettono insieme una squadra con lo scopo di uccidere l’uomo nero una volta per tutte.


CinePaura pensa che...

Il secondo capitolo della terza saga cominciata nel 1978 da John Carpenter (comincia a diventar complicato, eh) è Halloween Kills e ricomincia dove era rimasto tre anni prima nel finale di Halloween (2018), ovvero con il nostro villain preferito rinchiuso nella cantina di casa Strode, pronto per essere cotto a puntino da un dirompente incendio. Ma davvero pensavate che Michael Myers potesse morire bruciato? Ma dai, non diciamo fesserie. Infatti l’intervento dei vigili del fuoco fanno sì che il buon Michael venga fuori dalla cantina mezzo carbonizzato e compia una strage senza precedenti tra i pompieri accorsi a domare l’incendio.

Essendo questo, insieme al precedente capitolo sempre diretto da David Gordon Green, un collegamento diretto del film di Carpenter come se tutti i seguiti non esistessero, c’è anche spazio per ritornare negli anni settanta in cui ritornano alcuni personaggi come Tommy Doyle, all’epoca bambini ma ora adulti, che hanno giurato vendetta nel caso in cui il babau fosse tornato. Negli slasher la trama non è mai qualcosa di fondamentale ma qui siamo davvero ai minimi termini. In buona sostanza vediamo una serie di omicidi quasi casuali dettati da un Michael Myers brutale (ammettiamo che il sangue scorre a fiumi) che girovaga senza alcuno scopo per Haddonfield mentre imperversa una rivolta popolare.

Il collegamento con la prima pellicola avviene tramite i bambini dell’epoca, Tommy Doyle per citarne uno, assetati di vendetta per quello che è successo quarant’anni prima. Basta, non c’è altro. Anche il personaggio di Laurie, interpretato dalla neo premio Oscar Jamie Lee Curtis, è relegato in una camera d’ospedale per le ferite subite nel capitolo precedente. È vero che da Myers ci aspettiamo omicidi, cattiveria e inseguimenti silenziosi nella notte più paurosa dell’anno ma qui manca proprio il sentimento e il pathos degno di una pellicola di tale franchise.



Forse non sapevate che...                           

La saga diretta da David Gordon Green è composta da Halloween (2018), Halloween Kills (2021) e Halloween Ends (2022)

Ha incassato un totale di 131 milioni di dollari nel mondo. Con 4.8 milioni di dollari di incasso nel primo giorno, è risultato il film R-Rated con maggior incasso di sempre

Jamie Lee Curtis, Charles Cyphers, Kyle Richards, Nancy Stephens e Nick Castle erano tutti nell'originale Halloween - La notte delle streghe (1978) e sono tutti tornati per questo sequel. Anche i personaggi di Tommy Doyle e Lonnie Elam dell'originale sono presenti, ma sono stati sostituiti con Anthony Michael Hall e Robert Longstreet, perché Brian Andrews si è ritirato dalla recitazione dal 2015 e Brent Le Page non ha più recitato dopo Halloween

Nella scena del flashback del 1978, Michael attacca il vice McCabe con una corda. Nell'originale Halloween, lo sceriffo Leigh Brackett risponde a un allarme in un negozio di ferramenta e denuncia il furto di una corda, alcune maschere di Halloween e un set di coltelli

Nei titoli di testa compaiono dodici zucche, una per ogni film della saga di Halloween



Informazioni

Regia di David Gordon Green

 

2021

 

Jamie Lee Curtis (Laurie Strode)
Judy Greer (Karen Nelson)
Andi Matichak (Allyson Nelson)
Will Patton (vice sceriffo Frank Hawkins)
Anthony Michael Hall (Tommy Doyle)

 

A cura di Andrea Costantini



1 commento:

  1. Trovo che sia il capitolo migliore della nuova trilogia, forse il più coerente e centrato.

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