App maledette oppure dark web?
Wren, Rochelle e gli amici stanno pianificando di trascorrere un’estate spensierata prima di andare al college ma tutti i loro piani vanno in fumo quando Rochelle scarica una nuova applicazione sul cellulare chiamata “Red Rose”. Tale applicazione sembra conoscere Rochelle nel profondo e le richieste che l’app stessa fornisce alla ragazza diventano sempre più sinistre, fino a quando tutto il gruppo non rimane coinvolto da qualcosa di spaventoso.
CinePaura pensa che...
Che l’internet sia un posto pericoloso per i più giovani
lo avevamo capito già da un pezzo. Lo chiamano web forse anche perché è in
grado di intrappolare come la tela di un ragno? Red Rose, uno degli ultimi arrivi targati Netflix racconta proprio
di come la rete, i cellulari, le applicazioni possano diventare una vera e
propria trappola.
Vagamente la serie tv ideata da Michael e Paul Clarkson
ricorda i film con le app maledette (vedasi Bedevil)
e molto, ma molto alla lontana Megan is
Missing, devastante mockumentary che
racconta di un paio di ragazze adescate da un truffatore adeguatamente nascosto
in un social network. In Red Rose però siamo nel teen horror
decisamente più soft (senza gli agghiaccianti barili di Megan) con un gruppo
inclusivo di giovani in pieno stile Netflix che devono cercare di sopravvivere
a una misteriosa applicazione che pare realizzi svariati desideri ma non senza
richiedere qualcosa in cambio.
A pagarne le conseguenze è una di loro e gli amici non
riescono a darsi pace, così si intrufolano nei meandri del dark web per capire
che cosa si nasconde dietro Red Rose. Siamo in pieno teen drama con venature
horror dove ragazzi dai problemi più variopinti (chi non ha soldi, chi deve
affrontare la propria omosessualità, chi invece ha i genitori divisi o
alcolizzati) indagano su un mistero evidentemente più grande di loro. L’idea
non è malvagia, soprattutto perché parte in un genere ben preciso per poi
virare verso qualcosa di diverso, di più reale e decisamente più spaventoso.
Fantascienza fino a un certo punto, quindi quella vista
nella serie perché i veri mostri esistono e si nascondono tra la gente comune.
Dopo una buona partenza condita da una colonna sonora di hit pop, la vicenda si
incasina, la sceneggiatura perde di credibilità e le azioni dei protagonisti si
fanno meno verosimili. Detto ciò si guarda fino alla fine perché la curiosità
di capire come sarà l’epilogo c’è.
Forse non sapevate che...
I creatori Michael e Paul Clarkson appaiono nell'episodio 6 nei panni di una coppia di cantanti karaoke vestiti di flanella
Le riprese sono state effettuate nei dintorni di Bolton e Manchester
È composta da otto episodi ed è disponibile sulla piattaforma Netflix
Informazioni
Regia di Michael
e Paul Clarkson
2022
Amelia Clarkson (Wren
Davies)
Isis Hainsworth (Rochelle
“Roch” Mason)
Natalie Blair (Ashley
“Ash” Banister)
Ellis
Howard (Antony Longwell)
Ali
Khan (Tariq "Taz" Sadiq)
A cura
di Andrea Costantini
Nessun commento:
Posta un commento