Il film maledetto di Bava, un pulp violento
senza un attimo di tregua
Regia di Mario Bava
1974
Riccardo Cucciolla (Riccardo)
Maurice Poli (Dottore)
George Eastman (Trentadue)
Don Backy (Bisturi)
Lea Kruger (Maria)
Marisa Fabbri (Maria Sbravati)
Trama
Un gruppo di rapinatori assalta un portavalori. Nello scontro a
fuoco che ne consegue, uno di loro perde la vita insieme a due guardie e a una
ragazza innocente, che viene sgozzata davanti agli occhi della polizia. I tre
criminali rimasti vivi, che si fanno chiamare Dottore, Bisturi e Trentadue, fuggono
prendendo in ostaggio una donna, Maria, e un padre, Riccardo, con figlioletto
malato appresso. Comincia per il gruppo la fuga per le autostrade, con la
polizia alle calcagna e la tensione che cresce sempre di più nella macchina su
cui viaggiano.
CinePaura pensa che...
Il film
maledetto per eccellenza diretto dal maestro Mario Bava non è un horror bensì
un thriller serrato e violento che ha scritto le regole del pulp. Girato nel
1974 ma uscito soltanto nel 1995 in home video, Cani arrabbiati è da molti considerato il capolavoro del regista,
fonte di ispirazione per i grandi di Hollywood, a partire da Quentin Tarantino.
Cani arrabbiati è un film sporco,
cattivo oltre ogni limite, con personaggi odiosi, violenti, scorretti e
volgari. Si prova rabbia durante la visione, ci si immedesima negli ostaggi che
sono destinati a fare una brutta fine ma anch’essi sono fastidiosi al limite da
desiderare di vederli morire. Nella macchina dei rapinatori fa caldo, si suda,
c’è nervosismo, follia e tutte queste sensazioni sono vomitate addosso allo
spettatore senza indorare la pillola. Un capolavoro, senza se e senza ma.
Forse non sapevate che...
È
uscito in molte versioni, ognuna con finali diversi. In Italia la versione
definitiva è stata trasmessa nel 2004 da Sky, con il titolo Semaforo rosso
Esistono
ben sei versioni del film, ognuna con un finale diverso
Il film
uscì negli Stati Uniti il 25 febbraio 1998, mentre in Italia non è mai uscito
nelle sale cinematografiche. Il film uscì negli USA come Rabid Dogs
A cura
di Andrea Costantini
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