Di Luca Guadagnino
Dakota Johnson (Susie
Bannion)
Tilda Swinton (madame Viva
Blanc / Helena Markos / Dr. Jozef Klemperer)
Chloë Grace Moretz (Patricia
Hingle)
Mia Goth (Sara Simms)
Vanda Capriolo (Alberta)
Jessica Harper (Anke Meier)
Anno: 2018
Trama
Berlino, 1977. La giovane ballerina Patricia Hingle è sconvolta da
qualcosa che ha visto all’interno della scuola di danza Markos Tanz in cui
risiede. Ne parla con lo psicologo Jozef Klemperer ma la ragazza ormai è fuori
di sé e, dopo la sua ultima visita al dottore, scompare nel nulla. Nel suo
diario dice che le insegnanti e le direttrici della scuola sono streghe che
seguono Helena Markos, quella che definiscono come una delle Tre Madri. La
Markos è la più potente della loro congrega ormai in punto di morte e starebbe
cercando un corpo giovane in cui trasferire la sua anima. Nel frattempo, alla
scuola di danza, arriva la giovane e promettente americana Susie Bannion, che
si distingue fin da subito per le sue doti. Susie diventa la pupilla di Madame
Blanch, coreografa e autrice dell’opera Volk, che le ragazze stanno preparando.
Ma alcune ragazze scompaiono nel nulla e il dottor Klemperer è convinto che
Patricia dicesse la verità a proposito della presenza di streghe all’interno
della scuola.
CinePaura pensa che...
Difficile racchiudere un giudizio su
un’operazione come Suspiria di Luca
Guadagnino avendo poche parole a disposizione. Un film del genere (e il
confronto con l’originale) meriterebbero un libro dedicato. Analizzando il film
e mettendolo a confronto con il capolavoro di Argento, Suspiria ne esce come
un’operazione meritevole di attenzione. È un modo del tutto diverso di
interpretare la storia di streghe per eccellenza. Un film che omaggia il
maestro italiano senza copiarlo, esaltandone la componente sensuale. I balletti
(quasi del tutto assenti nel Suspiria
argentiano) qui sono strumento di morte e sensualità, nonché la parte più riuscita del
film. Coreografie da brivido accompagnano i momenti più tesi e in tutto questo Dakota Johnson si muove da vera protagonista, coreografata dalla straordinaria
Tilda Swinton (che interpreta ben tre ruoli). La fotografia è spenta, all'opposto del suo precursore, e le ambientazioni sono antiche e poco
colorate. Più reali, se vogliamo, tranne l’accentuazione del rosso
nell’esagerato finale che esaspera il colore in maniera surreale in una scena
che farà discutere per molto tempo. Visionario e complesso, Guadagnino ha
diretto un’opera di difficile approccio, che divide il pubblico. Ma questo, era
chiaro sin da principio, ancora prima di poterlo vedere e vivere sullo schermo. C’è chi lo ama alla follia e chi lo vede soltanto come
una mera scopiazzatura di un grande classico, revisionata con quel piglio
autoriale tanto caro ai fan di un certo genere di cinema che si allontana dagli
stilemi e i cliché del più ancestrale modo di fare horror. Sensuale,
disturbante e spiazzante.
Forse non sapevate che
Il film
è diviso in sei atti e un epilogo
La
colonna sonora è curata dal cantante dei Radiohead Tom Yorke
Jessica
Harper, la Susie del Suspiria di Argento, appare nel film nel ruolo di Anke, la
moglie del dottor Klemperer
Dakota
Johnson ha studiato balletto per due anni per ricoprire questo ruolo
L’idea
di far interpretare il ruolo del dottor Klemperer a Tilda Swinton è venuta sia
a Guadagnino che alla Swinton stessa. La ragione è che, in un film tutto al femminile, anche l’unico ruolo maschile di spicco fosse
interpretato da una donna.
Durante
le riprese, solo pochi membri del cast sapevano che sotto il trucco di
Klemperer si nascondeva Tilda Swinton
Luca
Guadagnino ha preso la nomination all’Oscar per il miglior film con il suo lavoro
precedente Chiamami col tuo nome. Inoltre il film ha vinto l’Oscar per la
miglior sceneggiatura, scritta da James Ivory
All’inizio
del film, nella scena in stazione dove Susie cammina, si può leggere la scritta
Suspiria su un muro
Lo
stile del film è ispirato al Le lacrime
amare di Petra Von Kant, diretto da Rainer Werner Fassbinder. Una delle
attrici del film, nonché moglie di Fassbinder, recita anche in Suspiria. Ingrid Caven, nel ruolo di
Miss Vendegast
A cura
di Andrea Costantini
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