Di Tobe Hooper
Steve Railsback (colonnello Tom Carlsen)
Mathilda May (Space Girl)
Peter Firth (colonnello
Colin Caine)
Frank Finlay (dottor Hans Fallada)
Patrick Stewart (dottor Armstrong)
Michael Gothard (dottor Bukovsky)
Anno: 1985
Trama
Una spedizione parte dalla Terra a bordo dell’astronave Churchill
per studiare la cometa di Halley. Nella coda della cometa, gli astronauti
trovano un oggetto non identificato, lungo svariate miglia. Increduli, entrano
nell’oggetto e rinvengono i resti di quelli che sembrano pipistrelli giganti e i
corpi di tre umanoidi addormentati in bare di cristallo, perfettamente
conservati. Portano i corpi a bordo dell’astronave e la Terra perde del tutto i
contatti con loro. Una seconda spedizione parte per il salvataggio e a bordo
trova solo morte e distruzione. La seconda missione recupera gli umanoidi e li
porta sulla Terra, tra cui una bellissima e sensuale vampira. Mentre gli scienziati
li studiano, la vampira si risveglia e, prima di fuggire, succhia l’energia
vitale alle persone presenti nel laboratorio.
CinePaura pensa che...
Tre anni dopo il grande successo di Poltergeist, Tobe Hooper dirige un
horror vampiresco fantascientifico pur non avendo gli stessi mezzi del suo precedente
film. Il progetto di Hooper è ambizioso, soprattutto per quanto riguarda le
scene ambientate nello spazio che necessitavano una mole di effetti speciali
notevoli. La prima parte, con l’arrivo dei vampiri e le conseguenze sui corpi
umani, funziona alla grande. Buonissimi i trucchi e la messa in scena,
interessante e tesa al punto giusto. Dal momento in cui gli alieni lasciano
l’edificio, tutto si fa più confuso, compresi gli effetti dei vampiri stessi
sugli esseri umani (all’inizio prosciugano i corpi, nella seconda parte
diventano zombi aggressivi e sanguinanti). Il valore affettivo del film è alto,
considerando che si tratta di un cult degli anni ’80 ma analizzandone il reale
potenziale artistico, il buon Hooper ha fatto decisamente di meglio. Notevole
la bella Mathilda May che se ne va a zonzo completamente nuda per tutta la sua
comparsa sullo schermo.
Forse non sapevate che
Inizialmente
era stata considerata l’idea di ricoprire di cera il corpo di Mathilda May per
renderlo “meno nudo”. Fortunatamente, hanno riconsiderato l’idea
Nella
scena in cui cammina sui vetri rotti dell’edificio, la May aveva delle suole di
gomma incollate sotto i piedi
Patrick
Stewart nel film ha la sua prima scena di bacio. Con un uomo.
Billy
Idol fu considerato per il ruolo di uno dei vampiri
Il titolo originale del film è Lifeforce
A cura
di Andrea Costantini
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