Di Guillermo del Toro
Ivana Baquero (Ofelia)
Sergi López (Capitano Vidal)
Maribel Verdú (Mercedes)
Doug Jones (Fauno e uomo
pallido)
Ariadna Gil (Carmen)
Álex Angulo (Dottor Ferreiro)
Anno: 2006
Trama
Spagna, 1944. La guerra civile si è ormai conclusa ma in una zona
montuosa ci sono ancora dei ribelli nascosti che non hanno intenzione di
arrendersi. L’avamposto dello spietato capitano Vidal è ancora in piedi proprio
per cercare di stanare queste persone. La moglie del capitano, incinta, raggiunge
l’avamposto con la figlia Ofelia perché Vidal vuole che suo figlio nasca
proprio accanto a lui. Ofelia, una ragazzina dalla fantasia fervida, riceve in
gran segreto la visita di un fauno che le comunica che, in realtà, lei era una
principessa e, per ritornare a esserlo, deve affrontare tre prove, una più pericolosa
dell’altra.
CinePaura pensa che...
Guillermo del Toro, un nome, una garanzia. Uno
che di fantasia ne ha da vendere, uno che ha voglia di raccontare storie, uno
che è capace di emozionare. E forse il film in cui lo ha dimostrato di più è
proprio Il labirinto del Fauno. Qui
ha avuto modo di sfogare la sua mente galoppante in un film in cui si narrano due
storie ben precise, una storia di guerra dalla crudeltà inaudita, violenza e
soprusi ai danni di innocenti e indifesi (il capitano Vidal è nella top ten dei
personaggi più odiosi di sempre). Poi c’è la storia di magia, tenera e
terrificante allo stesso tempo, fatta di luoghi incantati e immaginari in cui la
piccola Ofelia può nascondersi per fuggire dalle angherie che la circondano. Il
risultato punta dritto al cuore di tutti noi. Vincitore di tre premi Oscar, il
Labirinto è anche un gioiello di immagini e trucchi, mostri orripilanti e
luoghi straordinari, ma soprattutto è uno struggente muro che una bambina
indifesa costruisce attorno all’orrore. E con orrore intendiamo quello vero.
Forse non sapevate che
Il film ha vinto 3 Oscar (Fotografia, scenografia e trucco), 7
premi Goya e numerosi altri premi in giro per il mondo
È il
film in lingua spagnola che ha incassato di più
A
Guillermo del Toro fu proposto il doppio del budget se avesse girato il film in
lingua inglese. Del Toro rifiutò perché non voleva che lo script fosse in
qualche modo danneggiato dalle esigenze di mercato
Stephen
King era seduto di fianco a Del Toro durante la visione del film. King, durante
la scena dell’uomo pallido, si è spaventato e Del Toro ha definito quel momento
al pari di vincere un Oscar
Del
Toro aveva scritto molti appunti sul film, prima della sua realizzazione, era
molto dubbioso del suo lavoro. Tuttavia dimenticò il blocco con le note sul
sedile posteriore di un taxi. Il tassista, dopo aver trovato il blocco, ne ha
compreso l’importanza e ha fatto di tutto per restituirlo a Del Toro, il quale
si convinse che quello fosse un segno e terminò la storia.
A cura
di Andrea Costantini
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