All Hallows' Eve - La recensione

 


La prima volta sullo schermo per Art il Clown

Sarah passa la notte di Halloween a fare la babysitter di Tia e Timmy. Nel sacchetto dei dolci raccolti trovano una videocassetta. Incuriositi dal contenuto la inseriscono nel videoregistratore e scoprono che si tratta di un horror. Man mano che l’horror prosegue, un senso di paura si infonde nella donna che non riesce a smettere di guardarlo.


CinePaura pensa che...

 

Art il Clown è ormai diventato un simbolo del cinema del terrore. Ed è diventato simbolo nel giro di una manciata di anni. Il passaparola, la sua presenza scenica nonché la sua cattiveria hanno permesso tutto ciò, regalandogli un posticino meritato nell’olimpo dei cattivi del cinema. Forse non tutti sanno però che Art il Clown non è comparso per la prima volta nel film Terrifier del 2016 bensì qualche anno prima, nel primo film di Damien Leone (sempre lui il regista, eh) dal titolo All Hallows’ Eve.

Si tratta di una raccolta di tre cortometraggi uniti insieme dalla vicenda di una babysitter che bada a due bambini che di dormire proprio non ne hanno voglia, durante la notte di Halloween. Nella sacca dei dolci i tre rinvengono una videocassetta che contiene un film horror. Inizialmente titubante e vista la poca voglia di dormire dei bambini, la babysitter decide di far partire il film. Ed è qui che subentrano i corti, uno più nocivo dell’altro, ed è proprio in uno di questi corti che appare per la prima volta Art. Oltre alla violenza, che sappiamo essere un punto di forza di Leone, All Hallows’ Eve è permeato di un alone malsano.

L’atmosfera, le vicende narrate nei cortometraggi sono cupe, piene di insidie e mostruosità, viene malridotta l’innocenza senza alcuna ragione se non per mera casualità, cattiveria gratuità e poco altro. I corti nell’antologia sono il valido The 9th Circle, il primo del lotto nonché opera primissima del regista, che lascia presumere le potenziali origini mefistofeliche di Art. Il secondo, del tutto fuori contesto nonché di gran lunga il peggiore dei tre, narra di una donna che deve sopravvivere a un alieno che le è piombato in casa. L’ultimo invece, tutt’altro che da buttare è Terrifier, dove appare Art in maniera marcata ed è una bozza di quello che sarà il suo futuro lungometraggio. Un esordio di tutto rispetto, che ha spianato la strada a Leone, davvero bravo dietro la macchina da presa.



Forse non sapevate che...                   

Qui Art il Clown non è interpretato da David Howard Thornton (che prenderà il ruolo nei successivi film) bensì da Mike Giannelli

Il primo e il terzo corto del film sono vecchi lavori di Leone

In origine, l’alieno del secondo corto doveva essere un pupazzo ma non funzionava. Così è stato sostituito da un uomo mascherato. La storia è stata girata in una vecchia casa abbandonata.



Informazioni

Regia di Damien Leone


2013


Katie Maguire (Sarah)
Mike Giannelli (Art il Clown)
Catherine A. Callahan (Caroline)
Marie Maser (Donna)
Kayla Lian (Casey)

A cura di Andrea Costantini



1 commento:

  1. Bruttarello forte, ma già all'epoca Art il Clown bucava lo schermo e faceva una paura fo**uta!

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