Una
famiglia in difficoltà e farina di locuste
Virginie è una madre single con due figli, Laura e Gaston, ormai in piena adolescenza. I due ragazzi non sono aiutati dalla professione della madre che vengono bullizzati a scuola e su internet. Sì perché Virginie di professione è una allevatrice di locuste, con cui fa una buonissima farina ad alto contenuto proteico. Gli affari però non vanno bene e le locuste non si vogliono riprodurre. Per puro caso la donna scopre che gli insetti sono attirati dal sangue e, se dato loro in pasto, queste smettono di avere problemi di riproduzione. La nuova scoperta getterà nel caos la mente della donna.
CinePaura pensa che...
Farina di locuste. Ne ignoro completamente gli usi e l’effettiva
veridicità della sua esistenza ma l’idea (almeno per il sottoscritto) sembra
alquanto particolare e altrettanto disgustosa. È ciò che l’imprenditrice
Virginie (interpretata dalla valida e presa malissimo Suliane Brahim) fa di
lavoro nel film francese Netflix Lo
sciame, diretto nel 2020 da Just Philippot.
Una
donna alle prese con il lavoro che non va come dovrebbe andare, un marito di
cui se ne ignora l’esistenza e due figli che iniziano a diventare grandi, così
come i loro problemi da adolescenti. In più quelle maledette locuste non
vogliono riprodursi. Quando la donna scopre un modo per farle crescere in
numero, la situazione degenera. Un’idea di base interessante che si sviluppa
lentamente e incuriosisce lo spettatore, pronto ad assistere a un monster movie con cavallette giganti che
staccano teste a morsi.
La
realtà è decisamente diversa perché di base Lo
sciame è un dramma famigliare, dove una donna dona anima e (soprattutto)
corpo alla sua attività per poter portare a casa due spicci per la famiglia
fino a quando l’ossessione per le simpatiche ma aggressive bestiole non prende
il sopravvento, mettendo se stessa e i figli in grave pericolo. Il film, come
già detto, è un dramma fortemente virato all’horror e in tal senso, ciò che
funziona davvero bene sono gli ultimi dieci minuti di film, dove l’orrore di
ciò che Virginie ha combinato si palesa in tutta la sua potenza.
Un film
originale, a tratti spaventoso per il modo in cui mostra un essere umano
conciato da sbatter via per colpa di un’ossessione. E le scene con protagoniste
le locuste, con il loro pernicioso frinire (le locuste friniscono? Boh!),
mettono a disagio e in soggezione. In alcuni momenti un po' lento ma consigliato.
Forse non sapevate che...
Le riprese del film hanno avuto luogo nel 2019 e sono durate 35 giorni
Al Catalonian International Film Festival (Sitges) ha vinto il Premio Speciale della Giuria e il premio per la miglior attrice
Informazioni
Regia di Just Philippot
2020
Suliane
Brahim (Virginie Hébrard)
Sofian
Khammes (Karim)
Marie
Narbonne (Laura Hébrard)
Raphael
Romand (Gaston Hébrard)
A cura
di Andrea Costantini
Nessun commento:
Posta un commento