Blood Red Sky - La recensione

 


Un tesissimo horror vampiresco ad alta quota

 

Nadja è partita dalla Germania su un aereo diretto per gli Stati Uniti insieme al figlio Elias di dieci anni. La donna, all’apparenza molto malata, in realtà nasconde un terribile segreto: è una vampira che tenta di tenere sotto controllo i suoi istinti utilizzando un farmaco. Quando però l’aereo viene dirottato da un gruppo di spietati terroristi, la vera natura di Nadja, sia di madre protettiva che di bestia vorace, esce allo scoperto.


CinePaura pensa che...

Un po’ come aveva fatto Yeon Sang-ho con quel gioiello di A Train To Busan, il nuovo horror targato Netflix diretto da Peter Thorwarth va a generare il “panico da mostro” su un mezzo di trasporto che già da solo, di panico ne trasmette ben di più del tranquillo treno. Il film in questione è Blood Red Sky e, come suggerisce il cielo inserito nel titolo, il mezzo di trasporto in questione è l’aereo.

Un aereo dirottato da un gruppo di terroristi simpatici come la sabbia negli occhi e, come se non bastasse, a bordo del velivolo impestato di gentaglia si aggira anche un vampiro. Sebbene la trama non aggiunga nulla di nuovo all’universo horror, Blood Red Sky riesce nell’intento di intrattenere il pubblico con un ritmo pazzesco, una tensione sempre alta e dei vampiri che così belli non si vedevano da tempo. Al di là del look dei mostri tutt’altro che innovativo, i succhiasangue del film di Thorwarth sono feroci, scatenati e del tutto fuori controllo. La protagonista Peri Baumeister è in costante lotta con se stessa, nel ruolo di madre protettiva e in quello di bestia scatenata.

E questo aspetto è il punto di forza di un film avvincente. Ci sono anche delle debolezze che minano il ritmo e creano dei fastidiosi cali di tensione, come i flashback che tra l’altro sono del tutto inutili ai fini della trama. Se avessero del tutto eliminato queste parti (superflue) il film sarebbe durato mezz’ora meno diventando un film da tachicardia. Consigliatissimo.



Forse non sapevate che...

Il film è disponibile sulla piattaforma Netflix

L’aspetto di Nadja è ispirato al Conte Orlok, il celeberrimo vampiro del film Nosferatu del 1922

L’aereo utilizzato è un Airbus A340

Il film è stato girato a Praga nel settembre 2020. Le riprese si sono dovute fermare a causa di un focolaio di Covid sul set

Il titolo iniziale era Transatlantic 473



Informazioni

 

Regia di Peter Thorwarth

 

2021

 

Carl Anton Koch (Elias)
Peri Baumeister (Nadja)
Kais Setti (Farid al Adwa)
Nader Ben-Abdallah (Mohammed)
David Hürten (Marvin)


A cura di Andrea Costantini



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