Non mi uccidere - La recensione

 


Il romanzo era un capolavoro, il film così così

Mirta e Robin sono due adolescenti. Sono giovani, sono ribelli e si amano. Solo che Robin è un tossicodipendente. Dopo aver convinto Mirta a provare insieme a lui una droga che è una bomba, entrambi muoiono. Ma Mirta non rimane morta a lungo. Si risveglia al cimitero e comincia a vagare in cerca di cibo. Nel frattempo sulle sue tracce si sono messi i Beneandanti, una specie di setta che da la caccia a quelli che, come Mirta, ritornano dalla morte ovvero coloro che nel gergo dei cacciatori vengono soprannominati i Sopramorti.


CinePaura pensa che...

Chiara Palazzolo, un’autrice coi controcazzi, se mi passate il francesismo. Scomparsa prematuramente all’età di 51 anni, la nostra Chiara ci ha regalato la trilogia di Mirta, la Sopramorta, ormai classici del genere horror in Italia e nel 2021 Andrea De Sica, insieme a un gruppo collettivo di sceneggiatori, ha deciso di mettere su pellicola il primo libro della saga, dal titolo Non mi uccidere.

La domanda ora sorge spontanea: la Palazzolo sarebbe contenta del risultato? Da grande estimatore del libro, io dico di no ma son anche consapevole che mettere in scena lo stile gelido e caratteristico del romanzo non fosse roba da poco. I punti deboli del film superano di gran lunga i pregi, c’è una caratterizzazione dei personaggi pari a zero, attori di poco spessore, incongruenze di sceneggiatura (vengono seppelliti senza bara nei loculi, prima Mirta è scalza poi indossa le scarpe senza capire bene come e altre leggerezze simili) e c’è purtroppo un alone alla Twilight che non deve per forza essere un difetto ma proprio non concilia con lo spirito del romanzo.Persino Rocco Fasano con l’aspetto da dannato e bello sembra un sosia di Pattinson. 

Un prodotto mediocre, non consigliabile nemmeno ai neofiti del genere, che non rende omaggio a una scrittrice incredibile dallo stile unico.



Forse non sapevate che...

La trilogia di romanzi di Mirta è composta da Non mi uccidere (2005), Strappami il cuore (2006) e Ti porterò nel sangue (2007)

Chiara Palazzolo è morta il 6 agosto 2012 all’età di 51 anni

Il film è stato distribuito on demand sulle principali piattaforme streaming a partire dal 21 aprile 2021

Ha ricevuto quattro nomination ai Nastri D'Argento 2021, tra cui miglior film



Informazioni

 

Regia di Andrea De Sica

 

2021

 

Alice Pagani (Mirta / Luna)
Rocco Fasano (Robin)
Silvia Calderoni (Sara)
Fabrizio Ferracane (Luca Bertozzi)
Sergio Albelli (Piero)
Giacomo Ferrara (Ago)

 

A cura di Andrea Costantini



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