Un tranquillo weekend di paura - La recensione

Un classico del cinema avventuroso che getta le basi dell’horror che verrà

 

Regia di John Boorman

 

1972

 

Jon Voight (Ed Gentry)

Burt Reynolds (Lewis Medlock)

Ned Beatty (Bobby Trippe)

Ronny Cox (Drew Ballinger)

Billy Redden (Lonnie)

Bill McKinney (Montanaro)

 

Trama

 

Quattro amici, su consiglio di Lewis, si avventurano tra le rapide del fiume Cahulawassee sui monti Appalachi, prima che l’area venga inondata per la costruzione di una diga. Prima di cominciare la discesa con le canoe, gli uomini si imbattono nella gente del posto, la quale sembra non avere voglia di fare la loro conoscenza ma ai quattro non interessa molto fare amicizia. I problemi cominciano il giorno successivo quando nel bosco un paio di bifolchi armati minaccia Ed e Bobby. Da lì in poi il viaggio si trasforma in un vero e proprio incubo.  


CinePaura pensa che...

Quattro amici, un weekend all’avventura e natura incontaminata. Che cosa potrebbe andare male? In realtà, tutto. John Boormam, nel 1972 dirige il suo più grande successo commerciale, arrivando addirittura alla candidatura agli Oscar come miglior regista e miglior film, inconsapevole di stare gettando cemento nelle fondamenta dell’horror che sarebbe arrivato di lì a pochissimi anni. Non aprite quella porta, Le colline hanno gli occhi, giusto per citare un paio di esempi di quello che viene spesso definito come “rural horror” e di cui, il film di Boorman, è uno dei primissimi esempi. Uomini provenienti dalla civiltà convinti di sapere ogni cosa si ritrovano nel nulla a fare gli spavaldi, inconsapevoli che la gente del posto sono rozzi bifolchi a cui non importa nulla di niente. Un classico del cinema avventuroso con un paio di momenti entrati nell’elenco delle scene più celebri della storia del cinema, come il duello con chitarra e banjo e la violenza nel bosco, quasi insostenibile per la sua brutalità e che fa coppia con quella mostrata in Cane di paglia di Sam Peckimpah diretto l’anno precedente. Nel cast un ispirassimo Burt Reynolds e Jon Voight.

 


Forse non sapevate che...

 

Il film ha ricevuto tre nomination all’Oscar. Miglior film, regia e montaggio

Nella scena in cui la barca si ribalta, Burt Reynolds si ruppe il coccige

Per tagliare i costi, gli attori fecero le controfigure di loro stessi. Ad esempio era davvero Jon Voight ad arrampicarsi sulla rupe

La scena del “dueling banjos” è stata la prima a essere girata   

A cura di Andrea Costantini



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