Slither - La recensione

Orripilanti mostruosità per il cult movie diretto da James Gunn

 

Regia di James Gunn

 

2006

 

Michael Rooker (Grant)

Elizabeth Banks (Starla)

Tania Saulnier (Kylie Strutemyer)

Nathan Fillion (Bill Pardy)

Gregg Henry (Jack MacReady)

Don Thompson (Wally Whale)

 

Trama

Un meteorite con a bordo un parassita alieno si schianta nei pressi della cittadina di Wheelsy. Grant, sposato con la bella Starla, si inoltra nel bosco per amoreggiare con la sua amante, quando si imbatte nel meteorite. Una creatura orrenda gli infila un pungiglione nel petto e da quel momento la sua vita cambia radicalmente, trasformandosi in una creatura mostruosa. Mentre la città pian piano cade nel caos e nel delirio, lo sceriffo Bill, con l’aiuto di Starla, scopre che tutti gli abitanti sono in serio pericolo. La potenza di Grant cresce sempre di più mentre migliaia di vermi si diffondono per la città, infilandosi nelle persone e trasformandole in zombie.  


CinePaura pensa che...

 

Il regista James Gunn è noto al grande pubblico come autore della coppia di film I guardiani della Galassia ma forse solo i veri fan sanno che il suo primo lungometraggio era un horror. E lasciatemelo dire, un horror coi fiocchi che sembra essere uscito dai meravigliosi anni ottanta.

Il film in questione è Slither, un repellente mix di tutti quelle leccornie che vedevamo scorrere quarant’anni fa in seconda, terza e quarta serata, quando i mostri erano pupazzoni di plastica più divertenti che orripilanti. E Slither è un vero e proprio omaggio a quel tipo di cinema, da Society ai film della Troma fino ad arrivare a Stephen King e Cronenberg ma soprattutto Dimensione terrore, del 1986, con il quale si trova più di una somiglianza.

James Gunn, in veste di regista e sceneggiatore, sa il fatto suo e riesce nel difficile tentativo di prelevare appunto da mille pellicole del passato per creare qualcosa che vive di vita propria. Una sorta di nuova versione de L’invasione degli ultracorpi in cui vige il disgusto (abnormi esseri viventi si mischiano tra loro come fossero fatti di pongo) e lo humour. Un piccolo gioiello del genere, ingiustamente bistrattato dal botteghino ma che odora di cult dopo soltanto pochi anni di vita.

 


Forse non sapevate che...

 

In una scena dopo i titoli di coda, un gatto incontra il cervello di Grant che gli spara addosso il parassita

Nelle prime scene si vede un cartello con scritto “R.J. McCready's Funeral Home”. McCready era il personaggio di Kurt Russell ne La cosa

Brenda sta guardando in televisione The Toxic Avenger

A cura di Andrea Costantini



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