Un thriller grottesco e tragico in cui
vengono versati litri e litri di sangue
Regia di Kirill Sokolov
2018
Aleksandr Kuznetsov (Matvey)
Vitaliy Khaev (Andrey
Gennadievitch)
Evgeniya Kregzhde (Olya)
Michael Gor (Yevgenich)
Elena Shevchenko (Tasha)
Igor Grabuzov (Oleg)
Trama
Matvey
è fuori dalla porta di un appartamento. Ha un martello nascosto dietro la
schiena e sta per suonare il campanello. Sembra indeciso, non sa che fare, poi
prende in mano la situazione e suona. Ad aprire è un uomo calvo, Andrey, che
guarda Matvey torvo. Il ragazzo si presenta e dice di essere il fidanzato della
figlia Olya, mentre il martello freme nelle sue mani. Andrey continua a non
essere convinto ma lo lascia entrare in casa. È l’inizio di un gioco al
massacro senza precedenti.
CinePaura pensa che...
Non è
necessario essere affermati registi o critici di qualche importante tabloid per
capire che il russo Kirill Sokorov sia un appassionato di Sergio Leone. Lo si
capisce dalle inquadrature, dagli scambi di sguardi, dai primissimi piani inseriti
nel suo lungometraggio d’esordio, Why Don’t
You Just Die!, tradotto in italiano con il (lasciatemi dire) pessimo Muori, papà... muori! Siamo di fronte a
un prodotto atipico, violentissimo e teso, intrigante nello svolgimento sebbene
non abbia nulla di nuovo nella trama. Una sorta di western moderno grottesco, qualcosa
di vicino al Soldi sporchi di Raimi, ambientato
in un appartamento tristissimo e angosciante dove un pugno di protagonisti si massacra
in maniera tale che, una violenza così esplicita racchiusa in quattro mura, non
si vedeva da tempo. C’è sangue praticamente in ogni scena ma la violenza
mostrata, sebbene esagerata e gratuita, è funzionale alla storia narrata. Perché
senza tutto il sangue messo in scena, il film non sarebbe stato lo stesso. Un
dramma cinico e tragico, stravagante ma in grado di infangare una famiglia
facendo venire a galla tutto lo schifo possibile. Quasi come lo scarico di una
vasca da bagno.
Forse non sapevate che...
Il film
è disponibile in home video a partire da maggio 2020 grazie a Midnight Factory
A causa
dei limiti di budget, la carta da parati dell’appartamento è stata stampata con
una normale stampante
A cura
di Andrea Costantini
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