Un sequel che funziona e diverte tanto quanto
il primo, se non di più
Regia di Ruben
Fleischer
2019
Woody Harrelson (Tallahassee)
Jesse Eisenberg (Columbus)
Emma Stone (Wichita)
Abigail Breslin (Little Rock)
Zoey Deutch (Madison)
Rosario Dawson (Nevada)
Trama
Sono passati dieci anni dall’invasione degli zombi e Tallahassee, Wichita,
Columbus e Little Rock si sono ormai abituati a vivere in un mondo distrutto e
pieno di pericoli. Si sono stabiliti nella casa bianca e vivono abbastanza
sereni, facendo bagordi e festeggiando il Natale ogni giorno. Ma le ragazze
covano qualcosa. Little Rock è cresciuta e comincia a sentire la necessità di
cambiare aria e trovare un ragazzo mentre Wichita, che fa coppia fissa con
Columbus ormai da tempo, si sta spaventando dalle abitudini. Quando il ragazzo
le chiede di sposarla, lei prende la sorella e fuggono verso nuovi orizzonti.
CinePaura pensa che...
Quando
si ha a che fare con un seguito, la paura di assistere a qualche schifezza è
sempre tanta. Quando poi il seguito in questione è il secondo capitolo di quel
gioiellino che era Benvenuti a Zombieland,
allora la paura diventa terrore. Eppure il buon Ruben Fleischer, anche in
questo caso in cabina di pilotaggio, se la cava alla grande, anzi, fa proprio
centro proseguendo la costruzione dei personaggi in maniera credibile ed
esilarante. Tallahassee, Wichita, Columbus e Little Rock sono tornati e sono
ancora più in forma di prima. Ma ci sono anche new entry, come la svampita Madison
(personaggio eccezionale, il più divertente) e la cazzutissima Nevada,
interpretata da una sexy Rosario Dawson. L’unica pecca (e non piccola) è la
bruttissima scena ambientata in Italia che vede coinvolta la torre di Pisa,
demenziale e del tutto fuori luogo. A parte quel paio di minuti inopportuni, il
film è riuscito in pieno. Divertente, veloce e con personaggi scritti
benissimo.
Forse non sapevate che...
A
fronte di un budget di 42 milioni di dollari, il film ne ha incassati 120
Burning Love, la canzone di Elvis
che si sente sui titoli di coda, è cantata da Woody Harrelson
Jesse
Eisenberg ha detto che è stato difficile rimanere serio davanti a Zoey Deutch
(Madison)
Ruben
Fleischer ha dichiarato di essersi ispirato al film L’alba dei morti dementi.
In una scena, in particolare, quando Columbus e Tallahassee incontrano Albuquerque
e Flagstaff, del tutto simili a loro. Anche nel film di Edgar Wright era
presente una scena simile
Tutti e
quattro i protagonisti sono stati nominati all’Oscar in altri film ma soltanto
Emma Stone ha portato a casa la statuetta (La
La Land). Ah, giusto, c’è anche Bill Murray.
La
canzone dei titoli di testa è Master of
Puppets dei Metallica
A cura
di Andrea Costantini
Nessun commento:
Posta un commento