Freaks

di Tod Browning

Wallace Ford (Froso)
Leila Hyams (Venere)
Olga Baclanova (Cleopatra)
Roscoe Ates (Roscoe)
Henry Victor (Ercole)
Harry Earles (Hans)


Anno: 1932


Trama

In un circo la cui attrazione principale sono persone deformi, il nano Hans si innamora della giovane e bella Cleopatra, una donna “normale” che lavora per lui come trapezista. Solo che Cleopatra è interessata solo ai soldi di Hans e progetta di ucciderlo con il supporto di Ercole, per ereditare tutto. Solo che le cose non vanno per il verso giusto e i “mostri” si ribelleranno al terribile piano della donna.


CinePaura pensa che...

Uno dei pilastri portanti dell’intero cinema horror, Freaks rappresenta un tipo di film che, al giorno d’oggi, non sarebbe più possibile realizzare. I “mostri” che vi recitano sono persone reali affette da problemi reali e la loro presenza scenica è fortissima. Ma non sono solo gli attori a rendere il film una bomba. La trama è potentissima e la regia diretta come un pugno in faccia, per non parlare del finale, scioccante ancora oggi. Capolavoro assoluto dell’horror e del cinema.

Frase del film 

“Gooble, gobble! Gooble, gobble! L'accettiamo! L'accettiamo! Gooble, gobble! Gooble, gobble! Una di noi! Una di noi!”



Forse non sapevate che

Nella classifica dei migliori 50 cult movies del 2003 dalla rivista statunitense Entertainment Weekly si posiziona al terzo posto. I primi due film sono The Rocky Horror Picture Show di Jim Sharman (1975) e da This is Spinal Tap di Rob Reiner (1984)

In Inghilterra ne fu vietata la visione per circa 30 anni

Browning, tra i molti suoi lavori, ha diretto alcune pellicole di grande importanza negli anni ’30 come Dracula (1931) e La bambola del Diavolo (1936)

Il nano Hans (Harry Earles) e la sua fidanzata Frieda (Daisy Earles) nella vita reale erano fratelli

Ne è uscito un remake nel 1967 intitolato She Freaks

Prince Randian, l’uomo senza gambe e senza braccia, si divertiva a nascondersi dietro gli angoli e saltar fuori urlando per spaventare i passanti

Browning lavorò in un circo in gioventù come clown e contorsionista


A cura di Andrea Costantini

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