di Mario Bava
Claudine Auger (Renata
Donati)
Luigi Pistilli (Alberto)
Claudio Volonté (Simone)
Anna Maria Rosati (Laura)
Chris Avram (Franco
Ventura)
Leopoldo Trieste (Paolo
Fossati)
Anno: 1971
Trama
La contessa Donati, costretta alla sedia a rotelle, viene uccisa da
uno dei suoi familiari che, un istante dopo l’omicidio, viene a sua volta viene
assassinato da un killer misterioso. Nel frattempo altre persone che hanno
qualcosa a che fare con il cottage sul lago di proprietà della contessa iniziano
a morire, uno dopo l’altro, a cominciare da un gruppo di ragazzi curiosi che si
sono intrufolati nel cottage per fare baldoria. Sembra che non ci sia un
movente per tanta violenza ma invece…
CinePaura pensa che...
Gioco al massacro senza via di scampo per
nessuno che porta la firma di uno dei grandi autori italiani del genere, Mario
Bava, il quale sostenne di essere particolarmente soddisfatto del lavoro svolto.
Spiazzante nella prima parte dove sembra che gli omicidi siano del tutto
slegati l’uno dall’altro. Ma poi l’ultima mezz’ora fatta di flashback,
chiarisce tutta la violenza apparentemente gratuita vista fino a quel momento.
Complesso e iperviolento, è stato fonte d’inspirazione per molti film a venire.
La morte dei due amanti è negli annali degli omicidi.
Frase del film
"13 Febbraio. E' finita. Sono
stanca, la vita non ha più senso"
Forse non sapevate che
Il film
è conosciuto anche con il titolo Ecologia
di un delitto
Gli
effetti speciali del film sono di Carlo Rambaldi, il creatore di E.T.
Durante
la stesura del soggetto, il titolo del film era Così imparano a fare i cattivi
La
scena degli amanti infilzati durante il rapporto sessuale è stata ripresa in Venerdì 13: l'assassino ti siede accanto
A cura
di Andrea Costantini
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