Eraserhead - La mente che cancella

di David Lynch

Jack Nance (Henry Spencer)
Charlotte Stewart (Mary X)
Allen Joseph (Bill X)
Jeanne Bates (Mrs. X)
Jean Lange (nonna di Mary)
Laurel Near (donna del radiatore)

Anno: 1977

Trama

Henry vive la vita in un paesaggio industriale. E’ fidanzato con Mary. Una sera va a cena dai suoi genitori dove scopre che la sua fidanzata ha partorito un figlio. Il bambino in realtà è un feto deforme dall’aspetto di un capretto. Henry se ne prende cura fino a quando scopre che è malato. Intanto visioni da incubo si intramezzano alla vita di Henry, tra cui una donna che vive nel suo calorifero.


CinePaura pensa che...

Il primo lungometraggio del maestro Lynch è forse il film weird più celebre della storia. Lo sporco bianco e nero, le ambientazioni decadenti, i suoni industriali, il pianto insistente del bambino capretto, protagonisti alienati e alienanti, la cantante nel radiatore. Non esiste nessun senso perché Eraserhead è un incubo e come tale va vissuto. Si prova inquietudine, si soffre nella visione, si prova nausea e ci si sente spaesati. Ma come incubo, è il migliore che si possa vivere. Capolavoro.

Frase del film 

“In Heaven, everything is fine. In Heaven, everything is fine. You've got your good things. And I've got mine"



Forse non sapevate che

Stanley Kubrick ha detto che è l’unico film non suo che avrebbe voluto dirigere lui. Inoltre lo proiettava spesso agli attori sul set di Shining per trasmettere loro inquietudine

Lynch ha definito il suo film come “un sogno di avvenimenti oscuri e pericolosi

Eraserhead significa “testa che cancella”. Il termine viene usato in lingua inglese riferendosi alle matite con la gomma incorporata. Matite di uso comune tra i bambini nelle scuole

David Lynch ha scritto nel suo libro In acque profonde che “Eraserhead è il più spirituale di tutti i miei film. Quando lo dico nessuno capisce, ma è così. Eraserhead si stava sviluppando in una certa direzione, e non avevo idea di cosa volesse dire. Cercavo la chiave d'accesso a quelle sequenze. Qualcosa capivo ovviamente; ma non sapevo quale fosse il cemento che teneva insieme l'intero film. Così tirai fuori la Bibbia e iniziai a leggerla. Un giorno lessi una frase. Chiusi la Bibbia: era fatta. Fine del discorso. Allora vidi il film come un tutt'uno. La frase completò questa visione al posto mio, al cento per cento. Penso che non rivelerò mai quale fosse quella frase”



Jack Nance si tenne la capigliatura in quella maniera per tutta la durata delle riprese. Ovvero cinque anni.


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