di Pupi Avati
Lino Capolicchio (Stefano)
Francesca Marciano
(Francesca)
Gianni Cavina (Coppola)
Vanna Busoni (Maestra)
Andrea Matteuzzi (Poppi)
Bob Tonelli (Solmi)
Anno: 1976
Trama
Stefano è un artista che si reca in un paesino della pianura
Padana. Il suo compito in quel luogo dimenticato è quello di restaurare un affresco
in una chiesa. L’opera, dipinta da un certo Legnani, raffigura un uomo
pugnalato da due indistinte figure. Intorno al dipinto aleggiano molti misteri
e Stefano inizia a ricevere minacce, che lo intimano ad andarsene. Ma la curiosità
lo porterà a scoprire agghiaccianti verità sepolte in quell’assonnato paese.
CinePaura pensa che...
Uno dei più celebri e osannati horror italiani nel mondo, diretto
con intelligenza da Pupi Avati. Se il ritmo non è proprio scorrevole e la
recitazione spesso lascia a desiderare, la pianura Padana (dove il film è
ambientato) è l’esatto opposto di cosa ci si aspetta di vedere in un horror. Eppure
la con sua agorafobia e il suo persistente sole diventa protagonista e fa da
perfetta antitesi al gotico della storia. Finale a sorpresa che neanche i più
astuti indovinerebbero. Cult.
Frase del film
“Per lui dipingere la morte è
vivere”
Forse non sapevate che
La sceneggiatura
è stata scritta da Avati, da suo fratello, da Gianni Cavina e da Maurizio
Costanzo
Il titolo che avevano pensato all’inizio era Blood Relations
All’estero è conosciuto con il titolo di The House with Laughing Windows
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