Quinto
fiacco capitolo, privo di passione nostalgica
Tre
anni dopo gli eventi di Summerville, la famiglia Spengler si trasferisce a New
York per aiutare Winston e Ray a rimettere in piedi gli Acchiappafantasmi ma
Walter Peck, ora divenuto sindaco della città fa di tutto per mettere loro i
bastoni tra le ruote. Quando Ray trova una strana sfera in ottone capisce che
la città di New York e il mondo intero hanno ancora bisogno degli
Acchiappafantasmi e dei loro zaini protonici.
Giunta al quinto film, la saga degli acchiappafantasmi
continua ad aggiungere capitoli al capolavoro di Ivan Reitman girato ormai
quarant’anni fa, nel lontano 1984. Dopo un tentativo di revamping al femminile
che ha rasentato il disastro, ecco arrivare nientepopodimeno che il figlio di
Reitman, Jason, che ridona linfa vitale e ardore nostalgico alla vicenda con Ghostbusters: Legacy. Che era davvero
tanta roba.
Nel 2024 lo sceneggiatore di Ghostbusters: Legacy Gil Kenan decide di scrivere un nuovo capitolo
e di prenderne anche le redini in cabina di regia con risultati piuttosto
deludenti, soprattutto se comparati al film precedente ma, in generale, allo
spirito che contraddistingueva il primo film del 1984. Purtroppo, l’assenza di
Reitman si sente e si vede. Sebbene ci sia il cast praticamente al completo con
le vecchie glorie in divisa (a parte il compianto Harold Ramis) e tutta la
schiera di nuovi personaggi (tra cui spicca nuovamente la nuova arrivata
Mckenna “Phoebe” Grace), manca quel magico alone di nostalgia che solo gli anni
’80 sapevano dare e che il buon Jason aveva distribuito sapientemente in tutto
il capitolo precedente come semi in un orto appena concimato. Qui c’è azione,
inseguimenti e mostruosità varie, effetti speciali a gogo e l’imminente
apocalisse che ghiaccia tutto. Fico, vero? Beh, fico è fico ma i Ghostbusters
sono qualcosa in più dei fantasmi e delle citazioni. Sono qualcosa che vive nel
cuore di tutti noi boomer, come amano definirci i pischelli sui social, qualcosa
di magico e unico che a questa Minaccia glaciale purtroppo manca.
Innumerevoli le citazioni del capolavoro di Reitman, a
tratti martellanti quasi fossero il fulcro del film, come l’aborto di tubero
smerdante chiamato amichevolmente Slimer, i pupazzetti della pubblicità dei
marshmallow, il fantasma della biblioteca che terrorizza Ray e una serie di
personaggi iconici che ritornano come l’odioso Walter Peck, ora sindaco della
città o il custode della biblioteca, incanutiti ma indossanti gli abiti dei
loro vecchi ruoli.
Forse non sapevate che...
Il film è dedicato a Ivan Reitman, autore dei primi due film, scomparso nel 2022
Ha incassato circa 200 milioni di dollari nel mondo
Quando
Gary dice di aver scelto un film per la serata cinema, mostra una copia VHS di Cannibal Girls (1973). Questo è stato il
secondo lungometraggio diretto da Ivan Reitman
Informazioni
Diretto
da Gil Kenan
2024
Carrie Coon (Callie
Spengler)
Finn Wolfhard (Trevor Spengler)
A cura
di Andrea Costantini
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