Tutte
le meravigliose distopie di Lanthimos
In
una città senza nome, solare e luminosa, si svolgono tre storie distinte tre
loro. Un ricco uomo d’affari controlla ogni singolo aspetto della vita di un
suo dipendente. La moglie di un poliziotto scompare dopo un naufragio e quando
fa ritorno il marito sostiene che non sia lei. Una coppia di adepti di una
setta mistica adoratrice dell’acqua è alla ricerca di una donna in grado di
ridare vita ai morti.
CinePaura pensa che...
Dopo le parentesi più mainstream e, se vogliamo
aggiungere più leggere (anche se leggero non è proprio il termine che più si
addice al suo cinema), con Kinds of
Kindness il regista greco Yorgos Lanthimos ritorna indietro nel tempo,
realizzando un film lucido e spietato in linea con i suoi primi lavori come Kynodontas, The Lobster e Il sacrificio
del cervo sacro.
Kinds
of Kindness del 2024 è sviluppato in tre episodi
indipendenti uno dall’altro con un unico punto in comune: un tizio di cui non
conosciamo il nome ma soltanto le sue iniziali che appare per pochissimi
instanti, ma la sua presenza è così importante da essere presente nei titoli di
ogni singolo episodio: La morte di R.M.F,
R.M.F. vola e R.M.F. mangia un sandwich.
Nel primo episodio vediamo Jesse Plemons e il suo
particolare rapporto con il mefistofelico Willem Dafoe, il quale scandisce ogni
singolo istante della vita del ragazzo. Decide come deve vestirsi, cosa deve
mangiare e a che ora, persino quando deve fare l’amore con la moglie. Quando
Dafoe gli chiede di provocare un incidente e uccidere un uomo, Plemons si
rifiuta. Nel secondo vediamo sempre Plemons (i protagonisti sono gli stessi in
tutti gli episodi ma cambiano ruolo) distrutto dalla scomparsa della moglie
Emma Stone in un naufragio. Quando inaspettatamente viene ritrovata e ritorna a
casa, Plemons si convince che non sia la sua vera moglie. Nell’ultimo, la Stone
e Plemons sono due adepti di una setta mistica, alla ricerca di una profetica persona
in grado di resuscitare i morti.
Con tre attori in stato di grazia (il sempre validissimo Willem
Dafoe, la musa di Lanthimos Emma Stone e un meraviglioso Jesse Plemons in odore
di Oscar) Lanthimos ci trascina in un mondo deviato, distopico, dove le regole sono
le sue, non quelle del mondo reale. Una specie di lanthimosverse, se vogliamo utilizzare
un termine usato e abusato negli ultimi anni.
Alla fine della visione sono più le domande delle
risposte ma già lo sapevamo, non è così? Non era forse la sensazione provata
dopo Kynodontas o dopo il cervo
sacro? Reduci dalla visione ci si sente scossi, turbati, alla ricerca di quei
tipi di gentilezza del titolo di cui non se ne vede neanche l’ombra ma al tempo
stesso esaltati, gasati a mille, confusi come dopo aver assunto una droga. Niente
gentilezze, piuttosto l’iconica canzone degli Eurythmics, Sweet Dreams che si sente diverse volte nel film, e in particolare
un suo verso, racchiude la summa del film: Some
of them want to abuse you. E Lanthimos con il suo cinema vuole abusare di
noi. Eccezionale.
Forse non sapevate che...
Lanthimos ha girato il film mentre montava Povere creature!
In Italia è stato vietato ai minori di 14 anni anni mentre negli USA ai minori di 17. Il motivo è la presenza di “strong/disturbing violent content, strong sexual content, full nudity and language”
Era in concorso per la Palma D’Oro a Cannes. Nello stesso festival Jesse Plemons ha vinto il Prix d'interprétation masculine
La Dodge Challenger viola del terzo episodio appartiene al marito di Emma Stone
Informazioni
Diretto
da Yorgos Lanthimos
2024
Emma Stone (Rita;
Liz; Emily)
Jesse Plemons (Robert; Daniel; Andrew)
Willem Dafoe (Raymond; George; Omi)
Margareth Qualley (Vivian; Martha; Ruth; Rebecca)
A cura
di Andrea Costantini
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