Lupi
mannari parigini, molto meno efficaci di quelli londinesi
Andy,
Brad e Chris sono tre amici americani in viaggio a Parigi. Appena arrivati, i
tre si intrufolano nottetempo sulla torre Eiffel con lo scopo di fare bungee
jumping dal celebre monumento. Poco prima di lanciarsi, Andy si accorge di una
ragazza in procinto di suicidarsi e la salva lanciandosi nel vuoto. Lei è Serafine
e Andy se ne innamora, solo che la ragazza è un licantropo e la vita di Andy è
in grave pericolo.
Nel 1997 qualcuno ha tentato di replicare il successo
commerciale e stilistico del classico dell’orrore di John Landis del 1981, Un lupo mannaro americano a Londra
spostando la location in una delle città più suggestive d’Europa: Parigi.
Un
lupo mannaro americano a Parigi racconta la storia di tre
americani in viaggio nella capitale europea per divertimento. Quando uno di
loro salva dal suicidio una giovane donna e di conseguenza se ne innamora, la
sua vita cambia. Sì, perché la donna in questione (Julie Delphy, protagonista
tra l’altro di una scena abbastanza hot che i maschietti apprezzeranno in maniera
significativa) è nientepopodimeno che una lupa mannara.
Come spesso capita con i sequel, reboot, remake, spin off
o chiamiamoli come ci pare, il confronto con l’originale è una sconfitta a mani
basse in partenza. Tuttavia, il film di Anthony Waller non è del tutto da
buttare via. Se sorvoliamo sulla fattura televisiva (su questo aspetto si
riesce a sorvolare) e sulla qualità degli effetti speciali digitali (su questo
invece no, davvero pessimi che neanche la peggiore Asylum) ci si riesce a
divertire. I toni sono molto virati verso la commedia, a tratti quasi
demenziale e qualche sorriso lo strappa (il preservativo da masticare, per
esempio).
In comune con il capolavoro di Landis, oltre ai lupi mannari,
il film di Waller ha gli spiriti degli uccisi che tormentano il neo licantropo
e il titolo. Per il resto è un normalissimo film sui lupi mannari ma con degli
effetti speciali orripilanti. Viva il vecchio ma efficace (e premio Oscar)
make-up di Rick Baker di quarant’anni fa.
Forse non sapevate che...
Julie Delphy ha ammesso di aver accettato la parte soltanto per poter pagare l’affitto
Il regista appare nel film in un cameo. È una delle persone uccise dal licantropo nella metropolitana
In una scena eliminata dal montaggio finale si scopre che la setta dei lupi mannari è centenaria e che il lupo che ha attaccato David Kessler e Jack Goodman in Un lupo mannaro americano a Londra ne era un membro
Informazioni
Diretto
da Anthony Waller
1997
Julie Delpy (Serafine
Pigot)
Tom Everett Scott (Andy McDermott)
Phil Buckman (Chris)
A cura
di Andrea Costantini
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