Speak No Evil - La recensione

 


Un film che vi farà parecchio male

Una famiglia danese trascorre le vacanze in tutta tranquillità in Toscana quando incontra un’altra famiglia proveniente dall’Olanda, con cui stringe un rapporto di complicità. Escono a cena, si divertono e passano del piacevole tempo insieme. Finite le vacanze, la famiglia danese riceve l’invito di trascorrere un weekend a casa degli olandesi, per ripercorrere insieme i bei momenti trascorsi insieme. Inizialmente titubanti, alla fine accettano. Ciò che comincia come un weekend di svago, si trasforma ben presto in un incubo.




CinePaura pensa che...

 

Cominciamo le nostre consuete quattro parole con un avvertimento: questo film vi farà male. Vi colpirà in maniera violenta in diverse parti del corpo: al cuore, allo stomaco e in particolar modo ai nervi. Speak No Evil, diretto da Christian Tafdrup nel 2022 è in qualche maniera associabile a un altro instant cult del genere, Madre! di Darren Aronofsky. Stiamo parlando di un’opera in grado di scaturire ansia e nervosismo in maniera talmente abile da mettere in discussione la qualità dell’opera stessa, ponendosi diverse volte durante la visione se stiamo assistendo a una cazzata oppure a qualcosa di così grandioso che stentiamo a riconoscerlo. Ma andiamo con ordine partendo dalla storia.

Marito, moglie e figlia sono in vacanza in Toscana. Sono una famiglia danese tranquilla, anzi, tranquillissima e la loro vacanza viene animata da un’altra famiglia, olandese, di tutt’altra tempra, divertenti, socievoli e coinvolgenti. Finita la vacanza, i danesi tornano alle loro vite nel loro noioso appartamento in Danimarca ma ricevono l’invito ad andare a casa degli olandesi a passare il weekend. In tutta la loro pacatezza, accettano titubanti di soggiornare preso l’abitazione campagnola dei nuovi amici, che in realtà amici non sono in quanto simpatici sconosciuti con cui hanno pranzato due volte in vacanza. Il soggiorno presso gli olandesi parte nel migliore dei modi ma l’atteggiamento stravagante della coppia e le loro disattenzioni nei confronti del figlio muto spazientisce i danesi tranquilli che decidono di tornare a casa nella più asettica e vigliacca delle maniere, abbandonandoli nottetempo. Ci fermiamo qui con la descrizione degli eventi per evitare lo spoiler. Da qui in poi, vi lasciamo la sorpresa.

Il film di Tafdrup si prende i suoi tempi, non ha alcuna fretta di sorprendere lo spettatore con scene scioccanti buttate qua e là a caso nella vicenda. Lo shock arriva, ve lo garantiamo ma abbiamo tutto il tempo di farlo crescere dentro come un tumore. Lo attendi con ansia, lo sai che arriverà prima o poi come una grandinata durante una tempesta estiva. Speak No Evil è un elastico che si tende pian piano, ogni istante un po’ di più, sempre di più. Gli eventi scorrono sullo schermo e oltre alla tensione cresce anche la rabbia di colui che osserva. Noi siamo gli osservatori inermi. Assistiamo indifesi a un lento declino verso qualcosa di così apatico, immobile e incomprensibile che non riusciamo a crederci. Impossibile stare fermi sul divano. Sudiamo e gridiamo parole contro lo schermo “ma allora, volete svegliarvi, cazzo!?”. È tutto inutile, non possiamo fare niente. Nessuno reagisce e l’elastico ormai teso allo spasmo si spezza in un finale agghiacciate.

Rimarrete di pietra, spaesati dinnanzi all’epilogo e cercherete un senso a ciò appena visto. La chiave di lettura sta nelle ultime due frasi pronunciate, una domanda e una risposta ed è qui che si evince la differenza tra la cazzata e il grandioso di cui parlavamo all’inizio della recensione. E vi possiamo assicurare che Speak No Evil non è affatto una cazzata.



Forse non sapevate che...

Karin e Patrik, la coppia olandese, sono sposati anche nella vita reale

Il regista Christian Tafdrup ha avuto l'idea per il film da una sua esperienza mentre era in vacanza in Toscana. La sua famiglia ha incontrato una coppia amichevole ma socialmente imbarazzante proveniente dai Paesi Bassi. Si sono trovati molto bene e le due famiglie hanno trascorso molto tempo insieme. Quando Tafdrup tornò a casa, ricevette un invito dalla famiglia olandese nei Paesi Bassi. Tafdrup considerò brevemente l'offerta ma decise di non accettarla, poiché sentiva che sarebbe stato strano stare con persone che non conosceva veramente. Non li ha mai più incontrati ma non riusciva a smettere di pensare a cosa sarebbe potuto succedere se avesse accettato

Il film è uscito in home video grazie a Midnight Factory in Limited Edition, in DVD e Blu-ray. L’edizione da collezione in tiratura limitata contiene il booklet informativo e fotografico



Informazioni

Regia di Christian Tafdrup

 

2022

Morten Burian (Bjørn)
Sidsel Siem Koch (Louise)
Fedja van Huêt (Patrick)
Karina Smulders (Karin)

 

A cura di Andrea Costantini



2 commenti:

  1. Mi ha talmente innervosita che avrei voluto spaccare lo schermo. Ma d'altronde era successo all'epoca anche con Funny Games, che non era di sicuro una cazzata.

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