Per la terza volta, l’America si sfoga
La barbara consuetudine dello “Sfogo” sta per accadere di nuovo ma la senatrice Charlie Roan, in corsa per le presidenziali, vuole fare di tutto per abolirla ma i potenti colleghi non prendono bene la sua scelta. Nel frattempo Joe, in previsione della notte più violenta dell’anno, si barrica all’interno del suo negozio per proteggerlo da una taccheggiatrice colta in flagrante e cacciata dal negozio la mattina prima dello Sfogo.
Terzo capitolo della serie cinematografica iniziata nel
2013 con La notte del giudizio per mano di James DeMonaco. Un’idea di quelle
brillanti che non poteva non essere sfruttata in una saga. In Election Year, come dichiarato dal
titolo, siamo in pieno periodo elezioni e la candidata Charlie Roan vorrebbe a
tutti i costi abolire quella barbara usanza che è lo Sfogo, dove per una notte
all’anno i cittadini americani possono permettersi il lusso di “sfogarsi”
contro cose e persone in ogni modo possibile, senza alcuna ripercussione
legale.
Ai sostenitori di tale tradizione tuttavia non piace
troppo il piano politico della donna e cercheranno di eliminarla proprio
durante la notte del giudizio. Anche qui, come per i capitoli precedenti, di
veramente forte c’è l’idea, una notte all’anno in cui puoi uccidere senza pietà
è qualcosa di davvero tosto. DeMonaco riesce a mantenerla valida e fresca anche
nel terzo capitolo, migliora i difetti presenti nel primo ma inevitabilmente
ripete se stesso, facendo soprattutto riferimento al secondo capitolo, Anarchia.
Anche in questo caso la violenza è riversata nelle strade
sature di individui agghindati con maschere e tute luminose, come in un folle
carnevale feticista della morte anziché costretta tra le pareti domestiche,
come di fatto accadeva nel primo capitolo. Più politico dei precedenti ma
altrettanto adrenalinico e violento.
Forse non sapevate che...
È stato un buon successo al botteghino, incassando oltre 100 milioni di dollari, circa dieci volte il suo costo di produzione
La casa della senatrice è la stessa di Frank Underwood (Kevin Spacey) in House of Cards
Informazioni
Regia
di James DeMonaco
2016
Frank Grillo (Leo Barnes)
Elizabeth Mitchell (sen.
Charlie Roan)
Mykelti Williamson (Joe Dixon)
Joseph Julian Soria (Marcos)
Betty Gabriel (Laney Rucker)
A cura
di Andrea Costantini
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