The Offering - La recensione

 


Tradizioni ebraiche e un demone rapitore di bambini

Arthur fa ritorno nella sua casa di famiglia a New York insieme alla moglie Claire, incinta. Il padre Saul è direttore di un obitorio chassidico la cui attività si svolge nei piani inferiori della casa, sembra volerlo riaccogliere a braccia aperte ma la visita di Arthur ha uno scopo diverso. Le divergenze familiari non sono però l’unico problema, poiché nel corpo di un uomo anziano portato alle pompe funebri si nasconde il demone noto come ‘il ladro di bambini’, che ha in serbo un terribile e infausto piano per il bambino in arrivo.


CinePaura pensa che...

Il britannico Oliver Park, molto ferrato in scrittura e cortometraggi, con The Offering dirige il suo primo lungometraggio e lo ambienta in una comunità ebraica di New York, andando a mettere in luce alcuni usi e costumi tipici ma senza dimenticarsi di piazzare all’interno della storia un demone brutto e cattivo soprannominato il “ladro di bambini”. Si vede che Park è uno che di horror se ne intende perché è in grado di gestire i momenti di paura in maniera abile.

Dissemina il film di siparietti spaventosi con bambine di kubrickiana memoria che appaiono e scompaiono dietro le lenzuola, demoni orripilanti alti tre metri e cadaveri scossi dagli spasmi. Insomma, un pot-pourri di situazioni ben note che Park ha preso dall’immaginario collettivo filmico e le ha trasportate nel suo lavoro, omaggiando diversi generi tanto cari ai fan dell’horror. L’ambientazione poi, sebbene anch’essa sia piena di cliché (un obitorio nel seminterrato di casa, per dirne uno) aiuta a costruire la giusta atmosfera e le tradizioni ebraiche, i rituali e le letture non sono soltanto un contorno bensì sono funzionali alla vicenda narrata.

Ciò che non va benissimo in The Offering è la scrittura acerba, che parte bene introducendo la vicenda prendendosi i giusti tempi ma poi quando la storia entra nel clou e il villain comincia a palesarsi, la sceneggiatura vira verso il pot-pourri sopracitato incasinandosi su un po’. Gli spaventi però non mancano, sono ben orchestrati e il tutto trasmette un gradevole senso di orrore, pertanto siamo contenti così.



Forse non sapevate che...       

Il titolo originale è Abyzou, che corrisponde con il nome del demone presente nel film. Si tratta di un demone femminile presente nel Testamento di Salomone, descritto con un volto verdastro e i capelli simili a serpenti. Secondo la tradizione ebraica si tratta del dybbuq (spirito maligno) di una donna definita 'ladra di bambini' motivata dall'invidia per le partorienti, in quanto sterile

Il film è uscito in home video grazie a Midnight Factory in Limited Edition, in DVD e Blu-ray. L’edizione da collezione contiene il booklet informativo e fotografico



Informazioni

 

Regia di Oliver Park

 

2022

Emily Wiseman (Claire)
Nick Blood (Arthur)
Allan Corduner (Saul)
Paul Kaye (Heimish)

A cura di Andrea Costantini



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