Ultimo arrivo in casa Evil Dead
Dopo un violento terremoto, i figli di Ellie rinvengono in una voragine creatasi sotto il palazzo in cui vivono un libro dall’apparenza inquietante. Si tratta del libro dei morti, in grado di risvegliare demoni antichi e funesti. Quando per errore scatenano le forze del male, Ellie ne paga le conseguenze trasformandosi in una presenza demoniaca che vuole a tutti i costi eliminare tutti i membri della sua famiglia.
CinePaura pensa che...
Ci scommetto, il primo commento uscito dalla bocca di un
qualsiasi fan di Evil Dead è stato sicuramente un termine di
paragone con la Casa di raimiana memoria. Inevitabile il gioco delle
associazioni, come ogni volta che arriva nelle sale il nuovo capitolo di un
franchise tanto amato come appunto Evil
Dead. Ma i paragoni spesso
influenzano negativamente il giudizio, pertanto vanno fatti in maniera misurata.
Anzi, noi non li faremo proprio. Evil
Dead Rise è un bel film, paragonato a Raimi oppure no.
Siamo in un condominio fatiscente prossimo alla
demolizione, in cui vive Ellie con i suoi tre figli. Il marito ha scelto di
abbandonarli e lo sfratto è ormai vicino. Non è la situazione migliore diciamo.
Poi c’è un terremoto e una voragine si apre proprio sotto il palazzo. Qui i
figli ritrovano un libro che contiene immagini orrende e un giradischi in cui
sono incise frasi sconclusionate. Ovviamente tutti sappiamo di che libro si
tratta e le conseguenze che le parole pronunciate genereranno.
Evil Dead Rise
si infila nella saga con prepotenza, mettendo in scena un vero e proprio bagno
di sangue, possessioni demoniache e creature orrende. Lee Cronin è abile nel prendere
i canoni di Raimi (e non solo) e inserirli come omaggi nella storia, rinnovata
e ambientata ai giorni nostri (la motosega, lo chalet dell’incipit per citarne
un paio) ma soprattutto in una location urbana inusuale per saga ma che calza a
pennello. Dopo una partenza un po’ lenta, nel momento in cui il terremoto
riporta alla luce un libro maledetto (nessuno pronuncia mai il suo nome,
Necronomicon) comincia il tripudio di liquami corporei, amputazioni, sangue a
ettolitri e Alyssa Sutherland che si contorce come un ragno inquietante, che ci
mette anima e corpo nel ruolo.
Manca un po’ di quella nostalgia canaglia che stringe lo
stomaco degli irriducibili amanti degli anni ottanta, cosa che altri prodotti
analoghi (Ghostbusters Legacy, Stranger Things) erano riusciti a trasmettere ma tant’è. Mettiamo da parte i
sentimentalismi e godiamoci lo spettacolo.
Forse non sapevate che...
I ragazzi comprano la pizza alla Henrietta’s Pizzeria. Henrietta è un personaggio presente ne La casa 2
L’ascensore pieno di sangue è una chiara citazione di Shining. Nella scena sono stati utilizzati 6500 litri di sangue finto
Il condominio in cui è ambientato il film si chiama Monde, che non è altro che l’anagramma di “Demon”
Nei precedenti film alcuni dei protagonisti posseduti venivano imprigionati dalle radici e dai rami degli alberi (Cheryl, Bobby Joe e Mia). Qui Ellie viene “avvolta” dai cavi dell’ascensore
Il suono di Ellie che morde il bulbo oculare di un uomo nel corridoio è in realtà una registrazione audio di Bruce Campbell che morde furiosamente una mela
L'ambientazione del film e la presenza di una protagonista incinta sono due elementi narrativi ispirati da Demoni 2 di Lamberto Bava
Informazioni
Regia di Lee Cronin
2023
Lily Sullivan (Beth)
Alyssa Sutherland (Ellie)
Morgan Davies (Danny)
Gabrielle Echols (Bridget)
Nell Fisher (Kassie)
A cura
di Andrea Costantini
Divertentissimo e sanguinolento, a me è piaciuto parecchio!
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