Hole - L'abisso - La recensione


Bambino strano, mamma sola, luoghi spettrali. The same old story.

Regia di Lee Cronin

2019

Seána Kerslake (Sarah O'Neill)
James Cosmo (Des Brady)
Kati Outinen (Noreen Bradoia)
Simone Kirby (Louise Caul)
Steve Wall (Rob Caul)
James Quinn Markey (Chris O'Neill)

Trama

Sarah sta cercando di scappare da un matrimonio burrascoso e da un passato triste, così si trasferisce con il figlioletto Chris in una casa ai margini di un bosco. Durante una passeggiata tra gli alberi, Sarah scopre una buca nel terreno enorme e profonda, che sembra essere brulicante, quasi viva. Dalla scoperta della buca in poi le cose cambiano in casa sua. Suo figlio Chris, infatti, comincia a comportarsi in maniera strana e Sarah stenta a riconoscerlo. La donna esce completamente di testa quando anche la pazza del paese la aggredisce gridandole addosso che quello non è suo figlio ma qualcos'altro.



CinePaura pensa che...

È giunto il momento che qualcuno lo dica, quindi lo dico io. E sono certo che siamo in molti a pensare ciò che sto per dire: ci siamo un po’ rotti le balle di vedere bambini posseduti da chissà cosa, che vivono soli con la madre in una casa mezzo isolata. Di film con questi connotati, ne abbiamo visti davvero molti, alcuni validi, alcuni meno. E Hole è nel gruppo degli “alcuni meno”. Perché non spostare l’attenzione su qualcos’altro invece dei bambini? Che ne so, un adulto, un cane, un comodino, qualsiasi cosa ma basta bambini strani! E, ahinoi, Hole rientra in questa lunga lista di film. Con bambini, intendo, non con comodini. Le aspettative erano comunque alte, nonostante la trama “control C, control V” di Babadook, ma ci ha profondamente deluso. Non aggiunge nulla al filone e, cosa ben più grave, non ha neanche la minima intenzione di spaventare lo spettatore. C’è il buco nel bosco che è inquietante, quello sì, ma non basta. Proprio no. Film bocciato.



Forse non sapevate che...

Uscito nei cinema il ottobre 2019, il film è poi stato distribuito in home video grazie a Midnight Factory nel febbraio 2020

Ci sono diversi riferimenti a Shining, a partire dalle riprese aeree dell’auto tra i boschi fino alla fantasia della carta da parati che Sarah applica in casa

A cura di Andrea Costantini



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