Un horror sui fantasmi e i traumi che la
guerra ha generato nei sopravvissuti
Regia di Yayo Herrero
2017
August Wittgenstein (Alex)
Alma Terzic (Selma)
Ella Jazz (Ella)
Aleksandar Seksan (Vuk)
Sanin Milavic (Milos)
Diana Fernández Pérez (Maus)
Trama
Alex e Selma sono fidanzati da un anno e sono in viaggio verso l’aeroporto
di Sarajevo ma durante il viaggio, nel bel mezzo della foresta, la loro auto si
rompe. Alex vuole raggiungere il paese più vicino a piedi ma Selma non è d’accordo.
La ragazza, bosniaca e con la guerra alle spalle, sa bene che quella zona è
ancora piena di mine antiuomo rimaste lì dal conflitto. Quando la coppia
incontra due uomini che vogliono aiutarli, Selma sprofonda in uno stato di
terrore e i ricordi della famiglia sterminata in guerra ritornano violenti. La
ragazza non si fida dei due uomini trovati nella foresta e forse ha delle buone
ragioni per non farlo.
CinePaura pensa che...
La
guerra, nel cuore delle persone che l’hanno vissuta, non smette mai di
esistere. Qualsiasi guerra. Quella che il regista Herrero mette in scena in The Maus è quella in Bosnia, anche se in
realtà il film non mostra la guerra in sé ma i fantasmi e i traumi che essa ha
generato nei sopravvissuti. Un film che racchiude un mix di generi (film
bellico, dramma, horror sovrannaturale, thriller serrato), il quale porta lo
spettatore a un’ora e mezza di disorientamento e tensione. La telecamera segue
costantemente i personaggi e lo spettatore fa la stessa cosa, inconsapevole,
proprio come i protagonisti, di quale sarà il suo destino. La componente horror
è appena accennata nei secondi piani, nelle immagini sfocate, nel buio del
sotterraneo ma non per questo meno efficace, nonostante non sia la parte
davvero spaventosa del film. È l’orrore della guerra che non accenna a morire
nel cuore di Selma. Quello è il vero orrore. Un film che funziona bene, nella
messa in scena, nella regia molto curata e puntuale e nella distribuzione della
tensione e della paranoia che rimane sempre a buoni livelli.
Forse non sapevate che...
Il film
fa riferimento a un episodio della guerra in Bosnia, in particolare il
genocidio di Srebrenica, dove l'esercito della Repubblica Serba di Bosnia ed
Erzegovina guidate dal generale Ratko Mladić ha sterminato più di 8000 bosniaci
musulmani
A cura
di Andrea Costantini
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