di Christopher
Landon
Jessica Rothe (Tree Gelbman)
Israel Broussard (Carter Davis)
Ruby Modine (Lori Spengler)
Rachel Matthews (Danielle Bouseman)
Charles Aitken (Gregory Butler)
Rob Mello (John Tombs)
Anno: 2017
Trama
È il compleanno di Tree e si risveglia ubriaca nella stanza di uno
sconosciuto. Tree odia il suo compleanno e spera di passare la giornata senza
esserne protagonista. Mentre sta raggiungendo le amiche ad una festa, viene uccisa da un uomo mascherato. Invece di
morire, si risveglia di nuovo nella stanza da letto dello sconosciuto. Non
riesce a comprendere come ma il giorno del suo compleanno è ricominciato. Tutto
si verifica di nuovo, esattamente come il giorno precedente, fino ad arrivare
ancora alla sua morte. E così via, giorno dopo giorno. Con l’aiuto dello
sconosciuto, cercherà in tutti i modi di scoprire l’identità del suo assassino
così da smettere di rivivere lo stesso giorno.
CinePaura pensa che...
Parlare di originalità nel mondo dell’horror
diventa ogni giorno che passa sempre più difficile. Poi arriva Auguri per la tua morte, pessimo titolo
ma ottima idea. Saccheggia a mani basse da Ricomincio
da capo (ma si fa perdonare perché lo cita) e costruisce un loop in cui una
(decisamente brava) Jessica Rothe si ingegna per capire chi sia il suo
assassino in una serie di vicende frenetiche e divertenti. Il personaggio di
Tree è ben costruito e, oltre ad affrontare il suo assassino cerca anche di
combattere ciò che di doloroso vive in lei. Una volta tanto abbiamo un film
intelligente mascherato da slasher qualunque.
Frase del film
“Goditi l’oggi perchè non c’è un
domani”
Forse non sapevate che
La maschera del killer è stata costruita da Tony Gardner, lo stesso
che ha creato la maschera di Ghostface, il killer del film Scream
La scena in cui Tree cammina nuda nel giardino del college è stata
girata molto velocemente. Si trattava di un vero college e la troupe doveva
evitare che gli studenti vedessero la scena e scattassero foto
Il regista Christopher Landon ha testato la maschera nel suo
ufficio, spaventando i colleghi. Voleva vedere se avrebbe avuto effetto anche
sugli spettatori
A cura
di Andrea Costantini
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