di Maria Bava
Eva Bartok (contessa
Cristiana Cuomo)
Cameron Mitchell (Massimo
Morlacchi)
Thomas Reiner (ispettore
Silvestri)
Lea Krüger (Greta)
Arianna Gorini (Nicole)
Dante Di Paolo (Franco
Scalo)
Anno: 1964
Trama
Una modella che lavora in un importante atelier di moda viene
barbaramente uccisa da un assassino con il volto coperto. La polizia indaga e
le altre modelle dell’atelier, compresa la proprietaria Cristiana, sono sotto
shock. Ma non è che l’inizio. Il diario della vittima viene trovato da una
delle ragazze e dentro di esso ci sono alcuni segreti che l’assassino non vuole
che vengano a galla. Tutte le donne che ne sono venute in qualche modo in
contatto iniziano a morire nei modi più efferati. Intanto l’ispettore Silvestri
ha una pista su cui indagare.
CinePaura pensa che...
Quando si parla di classici del giallo italiano
si pensa sempre a Dario Argento. Spesso ci si dimentica di un pilastro del
genere, di un maestro indiscusso, amato nel mondo ma trascurato in Italia:
Mario Bava. Sei donne per l’assassino
rappresenta la colonna portante del thriller italiano e non solo. Una trama
intricata, un assassino mascherato che agisce nell’ombra, doppi giochi e
bellissime donne uccise senza pietà. C’è tutto quello che deve esserci in un
giallo perfetto e gli elementi caratteristici saranno presi, manipolati e
copiati da molti altri dopo di lui. Straordinaria la fotografia irreale e
coloratissima. Imperdibile e imprescindibile.
Frase del film
“È un uomo che suscita in me
sentimenti profondi e disperati. Per lui sarei pronta ad annullarmi e morire”
Forse non sapevate che
Wes Craven ha affermato che nel costruire l'immagine di Freddy Krueger
(psicopatico col cappellaccio) si è ispirato all’assassino del film
Il rumore della faccia abbrustolita sulla stufa è stato riprodotto
con una fettina di carne sulla piastra
A cura
di Andrea Costantini
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