Drag Me to Hell

di Sam Raimi
      
Alison Lohman (Christine)
Justin Long (Clay Dalton)
Lorna Raver (Mrs. Ganush)
David Payme (Mr. Jack)
Dileep Rao (Rahm Jas)
Adriana Barraza (Shaun San Dena)
Reggie Lee (Stu Rubin)

Anno: 2009

Trama

Christine è una giovane e ambiziosa impiegata di banca. Il suo obiettivo è quello di conquistare l’attenzione del capo per ottenere la promozione a vicedirettore. L’occasione d’oro si verifica quando una zingara si presenta nella filiale per chiedere una proroga del mutuo. Pensando alla sua carriera, nega la proroga. La zingara umiliata scaglia una maledizione contro Christine. La Lamia, demone dal quale non vi è via di scampo, le farà visita e entro tre giorni la trascinerà all’inferno.



CinePaura pensa che...

Piacevole minestrone horror in pieno stile Raimi zeppo di elementi tipici dell’horror: maledizioni, demoni, spettri ed esorcismi farciti da una buona dose di demenzialità e spavento. Il personaggio di Sylvia Ganush è un gioiellino di efficacia e disgusto. Di sicuro non è passato alla storia come film epocale ma è un piacevole esempio di horror e, al cento per cento, un ritorno allo stile de La casa 2 e L’armata delle tenebre.



Frase del film 

“Io accolgo i morti nella mia anima”

Forse non sapevate che

Il ruolo di Christine inizialmente doveva andare a Ellen Page ma questa rifiutò a causa di altri impegni

Il soggetto del film era già pronto dal 1992

Nella scena della seduta spiritica, Sam Raimi fa la sua comparsa in veste di fantasma

La targa della macchina della Ganush è 99951 che letto al contrario sembrerebbe IS666 ovvero “è il male”

Alcune citazioni: la scena in cui Christine nuota nel fango con il cadavere ricorda molto Poltergeist, la Gaush che spacca il finestrino dell’auto con il mattone ricorda La notte dei morti viventi; l’automobile della zingara è la stessa usata da Raimi per La casa


Ha vinto il Saturn Award come miglior film horror del 2010


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