Run - La recensione

 


Due brave protagoniste in un thriller ad alta tensione

 

Chloe è una ragazza di diciassette anni, nata prematura e affetta da diverse problematiche. Da tutta la vita è costretta alla sedia a rotelle, oltre che a combattere contro asma, eritemi e disfunzioni cardiache. Nonostante questo, Chloe è felice e punta al college. Chloe vive con la madre Diane, premurosa e affettuosa, che tuttavia sembra nasconderle qualcosa. Il giorno in cui Chloe si accorge che il colore delle sue abituali pastiglie cambia, una serie di dubbi inizia a non farla dormire la notte. E se la mamma non le stesse dicendo tutta la verità?


CinePaura pensa che...

Aneesh Chaganty. Prendete carta e penna e annotatevi sul taccuino dei registi da tenere d’occhio questo nome. Appena trentenne, di origini indiane e già autore del tesissimo Searching, Chaganty ritorna nel 2020 con un altro lavoro che spinge il pedale della tensione a livelli particolarmente interessanti. Il film in questione è Run dove Sarah Paulson e Kiera Allen (due attrici decisamente a loro agio nel ruolo) interpretano rispettivamente madre e figlia con qualche problemino nella gestione della sincerità.

Ancora una volta rapporto genitore-figlio per Chaganty, come nel suo film precedente anche se decisamente diverso. Se da una parte avevamo un padre amorevole, determinato e disposto a qualsiasi cosa pur di ritrovare la figlia scomparsa, in Run abbiamo sì una madre premurosa e altrettanto determinata ma giusto un filino morbosa, eccessiva e del tutto malsana. Una donna nel caos mentale più totale (interpretata da una sempre più brava Sarah Paulson) vittima di un triste scherzo del destino, che la sua mente debole non è stata in grado di accettare.

Un film con due sole protagoniste, più qualche altra sporadica e irrilevante comparsa, giocato tutto sulla loro presenza scenica e sulle menzogne celate e una costruzione della tensione notevole. Chaganty già ci aveva dimostrato che lo spazio è opzionale nella sua concezione di horror (basti pensare che Searching è tutto raccontato tramite schermi di cellulari e laptop), con Run ci conferma che basta una casa accogliente e una famiglia all’apparenza felice per mantenere sul chi-va-là la nostra attenzione e costruire una storia che funzioni e che al tempo stesso, incolli allo schermo.



Forse non sapevate che...

Kiera Allen, che nel film interpreta Chloe, è costretta alla sedia a rotelle anche nella realtà. È paralizzata dal 2015.

Quando Chloe chiama il numero per avere informazioni sulla farmacia, la voce registrata dice di pronunciare il nome di una città e stato, come “Derry, Maine”. Derry è la città immaginaria dove Stephen King ha ambientato la maggior parte delle sue opere.

La farmacista si chiama Kathy Bates, come la grandiosa attrice premio Oscar per Misery non deve morire. E le similitudini tra le due pellicole non mancano…

In Italia il film è stato distribuito nei a partire dal 10 giugno 2021. In home video è arrivato nel settembre 2021 grazie alla Limited Edition targata Midnight Factory



Informazioni

 

Regia di Aneesh Chaganty

 

2020

 

Sarah Paulson (Diane Sherman)
Kiera Allen (Chloe Sherman)
Pat Healy (Tom, il postino)
Sara Sohn (Kammy, l'infermiera)


A cura di Andrea Costantini



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