Mike
Flanagan alle prese con le riflessioni sulla morte
Crockett Island è un paese isolato dal resto del mondo con poco più di cento abitanti. Si tratta di una comunità intima e molto religiosa e alcuni fatti ne compromettono irreversibilmente la stabilità: il ritorno in paese di Riley Flinn dopo aver scontato anni di galera per un incidente e l’arrivo di un nuovo prete, giovane ed estremamente carismatico, in grado di compiere miracoli. Inoltre una misteriosa presenza si aggira per l’isola.
CinePaura pensa che...
Che Flanagan fosse un narratore con le palle lo avevamo
capito già da anni. Suoi film come Somnia
e Doctor Sleep ma soprattutto la
serie Hill House ci hanno dimostrato quanto la sua propensione per l’orrore e
la morbosa passione nella costruzione dei personaggi siano le sue carte
vincenti. Con il suo nuovo e complesso Midnight
Mass, il regista di Salem (ebbene sì, quella delle streghe) si spinge
ancora oltre e costruisce una serie tv di forte impatto emotivo che lascerà
l’amaro in bocca a coloro che avevano goduto come ricci davanti ai suoi
precedenti lavori. Si tratta di qualcosa di diverso, un’opera criticata da
molti per la verbosità delle situazioni dove lunghi dialoghi su Dio, sul senso
della vita e ancora di più sulle diverse concezioni di morte sovrastano
l’orrore fatto di mostri e fantasmi per lasciare spazio a qualcosa di più
profondo, ma non per questo meno spaventoso.
Una cittadina che vive di pesca e chiesa viene
scombussolata dall’arrivo di un nuovo carismatico prete in una vicenda che
richiama lo Stephen King più classico, quello fatto di comunità religiose,
gente bigotta e ovviamente, mostri che si celano nell’oscurità. Perché per
quanto profonda essa sia, si tratta sempre di una serie di Flanagan. Come già
detto in precedenza, Midnight Mass
non vuole essere un horror qualsiasi bensì una vera e propria riflessione sulla
morte. Tutti i personaggi, nessuno escluso, vengono messi di fronte alla triste
mietitrice nei modi più disparati, chi per vecchiaia, chi per scelta, chi per
sfortuna e chi per errore, e la onnipresenza di Dio (o di qualcosa di potente
che si vuole sostituire ad esso) si traduce in lunghissime meditazioni sul
destino, su ciò che accade una volta smesso di respirare. Solo all’apparenza
verbosa e noiosa, Midnight Mass, è la
maturità artistica di Flanagan.
Oltre ai messaggi potenti che scaturiscono durante la
visione, anche gli aspetti tecnici sono gestiti magistralmente, location e
regia su tutti. Un’opera non per tutti e saranno tanti quelli che stopperanno
la visione perché “da Flanagan si aspettavano altro” ma coloro che si faranno
prendere dalla potenza emotiva della vicenda ne rimarranno stregati.
Consigliatissimo.
Forse non sapevate che...
Ogni episodio ha il titolo di un capitolo della Bibbia: Libro I: Genesi, Libro II: Salmi, Libro III: Proverbi, Libro IV: Lamentazioni, Libro V: Vangelo, Libro VI: Atti degli apostoli, Libro VII: Apocalisse
Nel film Il gioco di Gerald, diretto da Flanagan, la protagonista Jessie lancia al cane un libro intitolato Midnight Mass. Anche in Hush, un altro film di Flanagan, la protagonista sta scrivendo un libro intitolato nello stesso modo.
In camera di Riley si vede un poster di X-Files appeso alla parete. Annabeth Gish , presente nel cast, interpretava l’agente Monica Reyes nella serie.
Informazioni
Regia di Mike Flanagan
2021
Kate Siegel (Erin
Greene)
Zach Gilford
(Riley Flynn)
Kristin Lehman (Annie
Flynn)
Samantha Sloyan (Bev
Keane)
Igby Rigney (Warren
Flynn)
Rahul Kohli (Omar
Hassan)
A cura
di Andrea Costantini
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