Dead Ant - Monsters vs Metal - La recensione

 


Monsters-movie di serie B che non riesce ad esagerare quanto dovrebbe

 

 

Un gruppo metal in declino ma con tutta la voglia di tornare alla ribalta sta per partecipare a un festival nel deserto. La sera prima del concerto si sballano con del peyote acquistato da un santone del posto, il quale si raccomanda di non dare fastidio a nessun essere vivente per tutta la loro permanenza nel deserto. La band se ne infischia dei suggerimenti e crea qualche disagio a una formica, la quale si incazza a morte e torna con le sue compagne per vendicarsi. Il problema è che le formiche in questione sono grosse come elefanti.  


CinePaura pensa che...

 

Le formiche giganti non sono certo una novità. Fin dai lontani anni ’50 hanno popolato pellicole di serie B come nel caso di Assalto alla Terra, L’impero delle termiti giganti oppure Fase IV: distruzione Terra. Nel 2017 si unisce al gruppo anche Dead Ant, horror-comedy caciarona diretta da Ron Carlson e che si prende gioco dei monsters-movie nonché dello stile e del look delle hair metal band tanto in voga negli anni ‘80. 

Meglio che lo sappiate prima di cominciare la visione, in Dead Ant non c’è nulla di serio ma forse questo lo avevate già capito. Del resto come si può prendere seriamente una trama con un gruppo di metallari prossimi al declino che, in seguito a sballamenti dati da allucinogeni vengono attaccati da formiche giganti? Ecco, avete capito tutto.

Peccato che la follia si limiti alla trama e non alla realizzazione. Il film non riesce mai a spingere sull’acceleratore né sul lato comico della vicenda né su quello horror. Avendo tutta l’intenzione di creare un B movie, lo sceneggiatore e regista Ron Carlson avrebbe dovuto mostrare un po’ meno formiche in grezza CGI e concentrarsi di più sul gruppo di metallari, ben descritti come sfigati e ribelli ma che non riescono mai del tutto a far ridere come dovrebbero, fatta eccezione per Sean Astin nei panni del bassista capellone della band, l’unico personaggio ben riuscito. Gli elementi del cult c’erano tutti (colonna sonora hair metal, mostri giganti, splatter e tette) ma tutti centellinati in un mix dal sapore insipido. C’è tutto ma troppo poco di tutto.

 Bastava soltanto esagerare per avere un buon film, tutto qua.



Forse non sapevate che...

 

In una scena Sean Astin dice che viene dalla Contea. È un chiaro riferimento a Il Signore degli Anelli dove interpretava il ruolo dell’hobbit Samvise Gangee

Il film è disponibile in home video a partire da gennaio 2021 per l’etichetta Midnight Factory

Informazioni

 

Regia di Ron Carlson

 

2017

 

Tom Arnold (Danny)
Rhys Coiro (Pager)
Jake Busey (Merrick)
Leisha Hailey (Stevie)
Cameron Richardson (Love)
Sean Astin (Art)

 

A cura di Andrea Costantini



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