Il magnifico Vincent Price e la sua sete di
vendetta
Regia di Douglas Hickox
1973
Vincent Price (Edward Lionheart)
Diana Rigg (Edwina Lionheart)
Ian Hendry (Peregrine Devlin)
Harry Andrews (Trevor Dickman)
Coral Browne (Miss Chloe Moon)
Robert Coote (Oliver Larding)
Trama
Edward Lionheart è un attore teatrale shakespeariano, convinto di essere il migliore al mondo nel suo campo anche se, a detta di molti, la sua recitazione è gigionesca e monotona. Quando un gruppo di critici gli nega un prestigioso premio che ambisce da sempre, Lionheart, con il supporto dell’amata figlia e di un gruppo di senzatetto alcolizzati recuperati per la strada, metterà in piedi una spietata vendetta nei confronti di tutta la cricca di critici che lo aveva snobbato senza pietà.
CinePaura pensa che...
Due anni dopo il capolavoro L’abominevole
dottor Phibes, il grande Vincent Price ritorna in una storia analoga di vendetta,
che racconta di un uomo e la sua rabbia protratta nel tempo. Oscar insanguinato è una satira dal
gusto deliziosamente macabro alla critica artistica (in questo caso teatrale) e
al potere che essa stringe tra le mani. Un critico può, con semplici parole
scritte sulla carta, rovinare o glorificare un attore e nel film la cricca dei
critici è descritta come viziata, arrogante e maleducata, con comportamenti da
veri villains. E per l’eterno secondo
Edward Lionheart, interpretato da un sempre straordinario Vincent Price, essere
deriso da spocchiosi che non sanno fare nulla se non criticare il lavoro
altrui, non è cosa buona e giusta. Il lavoro di Hickox è una meraviglia per gli
occhi con colori sgargianti, scenografie fatiscenti e una forte propensione
allo splatter nelle uccisioni, una più fantasiosa ed grottesca dell’altra (quella
ispirata al Tito Andronico su tutte),
costruite ed estrapolate dai testi shakespeariani che Price narra alle vittime
e spettatori. Impossibile non amarlo.
Forse non sapevate che...
Il titolo originale del film è Theatre of Blood. L’Oscar di cui si parla nel fuorviante titolo italiano non c’entra nulla col film visto che si parla di teatro e non di cinema
A detta di Vincent Price è il film migliore di tutta la sua filmografia
Per inscenare gli omicidi sono stati usati oltre venti litri di sangue finto
A cura
di Andrea Costantini
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