I Simili


Di Isaac Ezban

Gustavo Sánchez Parra (Ulises)
Santiago Torres (Ignacio)
Cassandra Ciangherotti (Irene)
Humberto Busto (Alvaro)
Fernando Becerril (Martin)
María Elena Olivares (Roberta)

Anno: 2015


Trama

1968. Un gruppo di sconosciuti si ritrova rinchiuso in una stazione degli autobus sta aspettando la corriera per Città del Messico che non arriva a causa dell’incessante pioggia che sta allagando il paese. La radio trasmette i disagi che stanno avvenendo nel paese a causa del maltempo e la tensione all’interno della stazione degli autobus, aumenta di minuto in minuto. Tutti hanno una buona ragione per prendere quell’autobus che non arriva mai. Poi succede qualcosa tra gli sconosciuti, qualcosa di assurdo e orribile, e sembra che stia succedendo anche nel resto del mondo. Forse a causa di un virus portato dalla pioggia, le persone cominciano a …


CinePaura pensa che...

Il mondo dell’horror è talmente vasto che anche la più bizzarra delle idee, se messa giù nella maniera giusta, risulta essere efficace. Un esempio di idea folle ma funzionante è quella de I Simili, pellicola messicana diretta da Isaac Ezban, un horror sci-fi apocalittico paranoico e chi più ne ha più ne metta, ambientato nello spettro di uno dei giorni più cupi della storia messicana (il 2 ottobre 1968, il giorno del massacro di Tlatelolco). Girato con una fotografia invecchiata e affascinante (e con un budget ridottissimo), I Simili gioca tutto il suo potenziale sulla trama, ricca di colpi di scena che mescola sapientemente politica e fantascienza, e sulla tensione narrativa, presente in ogni scena, dall’inizio alla fine, nonostante sia tutto ambientato in una sola location. Un tutti contro tutti dove nessuno ha più la certezza di chi sia realmente, come un’invasione di ultracorpi raccontata con nuovo piglio e voglia di stupire e con un messaggio socio politico volto verso un paese in tumulto (“tutti gli innocenti meritano la galera” è un messaggio ripetuto diverse volte nel film). Un gioiellino che stupisce e incolla allo schermo.


Forse non sapevate che

È il primo film latino americano a essere girato con la Red Camera, ad altissima definizione. Solo che il film, essendo ambientato negli anni ’60, il direttore della fotografia ha applicato numerosi filtri per “sporcare” l’immagine

Nel finale si fa riferimento al primo film di Ezban intitolato El Incidente

A cura di Andrea Costantini



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