Border - Creature di confine


Di Ali Abbasi

Eva Melander (Tina)
Eero Milonoff (Vore)
Jörgen Thorsson (Roland)
Ann Petrén (Agneta)
Sten Ljunggren (Padre di Tina)
Kjell Wilhelmsen (Daniel)

Anno: 2018

Trama

Tina è un’agente doganale dall’olfatto incredibile. Pare che riesca a sentire l’odore della colpevolezza e delle emozioni delle persone. Tina è anche una donna che ha vissuto una vita difficile. Il suo strano aspetto fisico non l’ha mai aiutata a vivere serenamente, presa in giro in ogni occasione, emarginata a vivere in una casa al limitare del bosco con un semisconosciuto. Quando alla dogana incontra Vore, uno strano individuo che manda in crisi il suo olfatto, tutta la sua vita cambia. Tina non è chi crede di essere e Vore è esattamente come lei. Tra i due nasce un’intensa storia d’amore e Tina si trova di fronte a un bivio: continuare a vivere come prima in una realtà fondata sulla bugia oppure seguire il suo istinto e accettare ciò che è realmente.


CinePaura pensa che...

Tratto da un racconto di John Ajvide Lidqvist (per chi non lo sapesse, autore del bellissimo Lasciami entrare) ecco spuntare questo Border – Creature di confine. Ma che cos’è Border, di preciso? Bella domanda, perché Border è davvero un sacco di cose. Innanzitutto è un fantasy. Sono presenti alcuni elementi tipici del genere (non sveliamo nulla perché la trama è davvero una sorpresa) rimodellati e rivisti in maniera del tutto originale. Border è anche una storia d’amore, dolce, incredibilmente passionale ma al tempo stesso tanto grottesca da suscitare sensazioni contrastanti come il disgusto e la tenerezza. Ma non finisce qui perché il film di Abbasi è anche uno spietato ritratto di come gli uomini possono (e vogliono) distruggere tutto ciò che è diverso da loro, sia per ignoranza che per paura, fondando esistenze intere sulla menzogna. E l’ignoto, di conseguenza, si ribella nel modo più vendicativo possibile, cioè con le stesse armi con cui è stato attaccato. Border tutto questo lo mette in scena con una gentilezza e una durezza non comune. Due concetti così contrastanti, qui, vanno d’amore e d’accordo e convivono in un film che definire unico sarebbe riduttivo. La visione non solo è suggerita, ma anche caldamente consigliata. Make-up e interpreti straordinari.


Forse non sapevate che

Il film ha vinto il premio Un certain regard al festival di Cannes del 2018. Inoltre ha preso una nomination all’Oscar per il miglior trucco

È tratto dal racconto Gräns dello scrittore John Ajvide Lindqvist, definito lo “Stephen King scandinavo”, già autore del fortunato best seller horror vampiresco tradotto in 12 lingue Lasciami entrare

Sul sito aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes, il film ha raggiunto il 98% delle valutazioni positive

A cura di Andrea Costantini



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