Oddity - La recensione

 



Un gioiellino di paura e mistero

 

Dani Odello viene massacrata in casa sua. Dell’omicidio viene accusato Olin Boole, un malato psichiatrico in cura dal marito di Dani. Solo che Olin la sorella gemella di Dani, non è più così convinta che l’assassino sia stato Boole. Olin è una sensitiva non vedente che ha il dono di conoscere i fatti toccando gli oggetti ed è l’unica che conosce i fatti come sono andati realmente.




CinePaura pensa che...


Uno degli horror più interessanti visti quest’anno (anche se di fatto è un film del 2024 ma arrivato sulle piattaforme soltanto nel 2025) è Oddity, diretto dal promettente Damian McCarthy che che continua a sorprendere dopo aver diretto il suo gioiellino d’esordio Caveat.

Oddity, che significa “stramberia” è un altro di quegli esempi di horror che ci dimostrano che per far spavento non servono i soldi. Perché sì, Oddity fa paura. Girato quasi esclusivamente in una casa, il film di McCarthy racconta la vicenda di una medium che non si darà mai pace fino a quando la sorella, morta ammazzata, non sarà vendicata mediante la morte del colpevole. A livello di trama, ci fermiamo qui perché Oddity ha un assassino da scovare, e non vogliamo essere noi a dirvi chi è.

Non è tuttavia la trama ciò che ci ha fatto definire Oddity come un validissimo horror, c’è molto di più. La vicenda è senza ombra di dubbio permeata di mistero e spiriti che aleggiano nell’aria e la location contribuisce. C’è un’atmosfera cupa e carica di negatività nella casa, che da capanno fatiscente si trasforma in villa di lusso pur mantenendo intatta l’aura nera. Poi c’è lui, il maledetto manichino di legno che se ne sta lì (più o meno) fermo a metterci addosso una paura fottuta. Guardatelo, ne vale la pena.



                                        

 

Forse non sapevate che...


È stato girato riutilizzando il set del primo film di McCarthy, Caveat

In una scena nell’Odello's Oddities si può vedere la bambola-coniglio con occhi umani, quasi identica a quella del precedente film di Damien McCarthy Caveat

Mc Carthy ha diretto nel 2013 un cortometraggio intitolato How Olin Lost His Eye che ha come protagonista Olin. Fa parte della collezione di cortometraggi di Damian, tutti ambientati nello stesso universo.




Informazioni

 

Diretto da Damien McCarthy

 

2024

Gwilym Lee (Ted Timmis)
Carolyn Bracken (Dani Odello-Timmins / Darcy Odello)
Tadhg Murphy (Olin Boole)
Caroline Menton (Yana)

A cura di Andrea Costantini



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