di Adam
Wingard
Nat Wolff (Light Turner)
Margaret Qualley (Mia Sutton)
Keith Stanfield (L)
Paul Nakauchi (Watari)
Shea Whigham (James Turner)
Jason Liles (Ryuk)
Anno: 2017
Trama
L’introverso Light Turner riceve in dono dal cielo un quaderno
molto particolare. Si chiama Death Note
e ci sono delle regole stampate. La principale è che se viene scritto il nome
di una persona sul quaderno, quella persona morirà, esattamente nelle modalità
descritte. Light decide di provarlo su un suo compagno di classe e questo se ne
va all’altro mondo all’istante. Il gioco si fa interessante quando con l’aiuto
dell’amica Mia decide di trasformarsi in giustiziere per ripulire il mondo dai
criminali. Solo che sulle sue tracce si mette il misterioso L, un hacker potentissimo
che collabora con la polizia. Non solo, anche il proprietario del quaderno fa
visita a Light. Si tratta del demone Ryuk.
CinePaura pensa che...
Tratto dal famosissimo manga omonimo di Tsugumi
Ōba, il lavoro del valido Adam Wingard non è così promettente come i suoi film
precedenti. Tutt’altro. Il montaggio veloce e la sceneggiatura pasticciata confondono
lo spettatore che non capisce se sta vedendo un film di supereroi della Marvel,
uno splatter oppure un horror young-adult
e riesce perfettamente nell’intento di non essere nessuna delle tre cose. Gioca
a sfavore anche il protagonista, il poco azzeccato (e parecchio fastidioso) Nat
Wolff nel ruolo del protagonista. Il demone Ryuk ancora ancora ci può stare ma
anche lui è una via di mezzo tra diverse cose senza essere ne spaventoso, ne
divertente. Sconnesso e mediocre.
Frase del film
“Questo quaderno non avrà effetto
a meno che chi scrive non abbia in mente il volto della persona mentre scrive
il suo nome”
Forse non sapevate che
Il regista Adam Wingard è un nome ben noto nell’horror. Suoi sono You’re Next (2011), il remake Blair Witch e alcuni episodi delle
antologie ABC’s of Death (2012), VHS (2012) e VHS 2 (2013)
La pellicola è stata distribuita su Netflix, in tutti i paesi in
cui è disponibile, a partire dal 25 agosto 2017
In una scena viene trasmesso su un televisore Phantasm di Don Coscarelli
Il film è stato accolto da accuse di whitewashing ovvero un attore bianco che ottiene il ruolo di un
personaggio storicamente di un'altra etnia col fine di renderlo più appetibile
al grande pubblico
La voce di Ryuk in lingua originale è di Willem Dafoe
A cura
di Andrea Costantini
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