Di Sylvain
White
Joey King (Wren)
Julia Goldani
Telles (Hallie Knudsen)
Jaz Sinclair (Chloe)
Annalise Basso (Katie Jensen)
Taylor Richardson (Lizzie Knudsen)
Javier Botet (Slender Man)
Anno: 2018
Trama
In una piccola cittadina del Massachuetts, quattro ragazze trovano
su internet le istruzioni su come evocare il leggendario Slenderman, un mostro
senza faccia che cattura le menti delle sue vittime. All’inizio prendono tutto
come un gioco ma quando una di loro scompare nel nulla capiscono che forse
durante il rituale hanno davvero evocato qualcosa di malvagio. Le ragazze
cominciano a essere tormentate da visioni terrificanti che rischiano di
portarle alla pazzia.
CinePaura pensa che...
La creepypasta
per eccellenza prende vita, finalmente, dopo tanti anni di discussione a
riguardo. Il personaggio lo conoscono tutti, ormai. Slenderman, alto, coi
tentacoli che escono dalla schiena, senza volto e appassionato di ragazzini. Ma
la realtà è ben più triste delle aspettative perché il film in questione non è
altro che un prodotto per teenagers che non hanno mai visto un horror in vita
loro. Spaventi telefonati, trama riutilizzata da centinaia di altri horror e
poca, anzi, pochissima voglia di dare un tocco di originalità alla vicenda.
Peccato perché un mostro come Slenderman avrebbe meritato maggior prestigio
nella sua versione cinematografica.
Frase del film
”Coloro che sentono i tre rintocchi della
campana accettano il suo invito”
Forse non sapevate che
Lo Slenderman è nato nel 2009 per un concorso fotografico
organizzato dal sito Something Awful.
Il concorso prevedeva la modifica di fotografie con dettagli macabri. Il
fotografo Victor Surge, col nome d’arte di Erik Knudsen ha raffigurato un uomo
alto, senza volto e con lunghi tentacoli che escono dalla schiena mentre
interagisce con alcuni bambini in un parco giochi. La foto è diventata virale e
il resto è storia
Nel film di Pascal Laugier I
bambini di Cold Rock, c’è un’entità simile chiamato “uomo alto”.
Il budget del film è stato di 10 milioni di dollari
Su Rotten Tomatoes il film riceve soltanto il 7% delle recensioni
positive
Hallie e Lizzie si chiamano di cognome Knudsen, come il nome d’arte
del fotografo che ha creato il mostro per la prima volta
A cura
di Andrea Costantini
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