di Mario Bava
Telly Savalas (Leandro)
Elke Sommer (Lisa
Ryan)
Alessio Orano (Massimiliano)
Alida Valli (contessa)
Sylva Koscina (Sofia)
Eduardo Fajardo (Francis)
Gabriele Tinti (chauffeur)
Anno: 1972
Trama
Durante un viaggio in Spagna, la turista Lisa si imbatte in un
negozio di cianfrusaglie dove incontra un uomo che assomiglia in maniera
impressionante al diavolo visto in un dipinto. L’uomo, a sua volta, dice alla
donna che somiglia molto ad una nobildonna del posto chiamata Elena. Per una
serie di coincidenze Lisa si ritroverà a passare la notte nel palazzo dove quest’uomo
misterioso, Leandro, presta servizio come maggiordomo. Alcune persone iniziano
a morire e sembra esserci sotto Leandro e la sua strana passione per i
manichini.
CinePaura pensa che...
Il maestro Bava in un film affascinante ma difficile,
che ai tempi della sua uscita e nel corso degli anni, ha diviso pubblico e
critica. Meno incisivo di altri suoi lavori, risulta comunque un lavoro visivamente
affascinante: le atmosfere sono oniriche, le ambientazioni gotiche come al suo
solito ma la forza della trama originale viene meno lasciando spesso spazio
agli sbadigli, causati per lo più dalla lentezza dello sviluppo. Il personaggio
del maggiordomo Leandro, interpretato da Telly Savalas, si ricorda con piacere.
Frase del film
“Non è stato poi così difficile.
Un po’ di nastro ed ecco fatto. Fosse sempre così facile aggiustare le cose”
Forse non sapevate che
Il
produttore Alberto Leone era insoddisfatto del lavoro e, temendo un flop, lo
ritirò dal mercato per farlo uscire tre anni dopo con il titolo La casa dell’esorcismo, nel quale furono
inserite scene di possessione demoniaca.
Il film
avrebbe dovuto intitolarsi originariamente Il
diavolo e i morti
Il
personaggio di Leandro succhia un lecca-lecca come palliativo per combattere il
fumo. Questa particolarità piacque così tanto all'attore Telly Savalas che
decise di adottarla in seguito anche per il suo personaggio del tenente Kojak
A cura
di Andrea Costantini
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