The Gorge - La recensione

 


Una gola piena di misteri e romanticismi

 

Il marine Levi accetta un incarico particolare: sorvegliare da una torre di guardia una gola sperduta nel nulla con lo scopo di proteggere il mondo da un male oscuro che si annida al suo interno. Una volta giunto sul posto, scopre che una torre di guardia simile alla sua è posta dall’altro lato della gola. Vi alloggia una ragazza con la quale Levi instaura un rapporto particolare a distanza.

 


CinePaura pensa che...

 

Scott Derrickson è un autore di tutto rispetto che negli ultimi anni si è imposto prepotentemente all’attenzione del grande pubblico con filmoni del calibro di Sinister, L’esorcismo di Emily Rose e Black Phone, passando anche per il mondo Marvel dirigendo l’ipnotico Doctor Strange. Insomma, un nome di quelli importanti.

Nel 2025 torna con un horror dai forti connotati romantici, o forse una storia d’amore a tinte horror. The Gorge, che significa “la gola” (titolo molto migliore dell’anonima traduzione in italiano Misteri dal profondo), vede una coppia di cecchini che non si conoscono e non sanno nulla uno dell’altro ingaggiati per proteggere una gola nebbiosa in una zona situata in culo al mondo. Da un lato c’è la lituana e preparatissima Drasa e dall’altro Levi, granitico marine americano. Sono armati fino ai denti, hanno risorse a sufficienza per adempiere il compito ma sono lontani tra loro, uno da una parte e uno dall’altra del crepaccio. Venendo meno alle ferree regole, cominciano a fraternizzare comunicando tramite cartelloni scritti a pennarello e tra loro scatta una scintilla. Ogni tanto però dalla gola vien fuori qualcosa di orripilante che i due devono rispedire nelle viscere della Terra a suon di proiettili.

Idea particolarmente carina e funzionante per un film diviso in due parti nette. La prima, quella che funziona meglio, vede la vita in solitaria dei due protagonisti che pian piano iniziano a interagire tra loro, facendo nascere quella che diventerà una storia d’amore diversamente romantica. C’è alchimia tra i protagonisti, Miles Teller nei panni di Levi ma soprattutto Anya Taylor-Joy che si adatta alla perfezione a qualsiasi ruolo le venga assegnato e la sua presenza è ormai sinonimo di qualità in un film.

Poi arriva la seconda parte, prevedibile sotto certi aspetti ma sorprendente sotto altri che ci svela il mistero che si cela nella gola e le sue origini in maniera abbastanza esplicita. Se da un lato le spiegazioni come spesso avviene smorzano la tensione, l’ambiente sviluppato nel crepaccio è sorprendente, una sorta di Sotto-Sopra per dirla alla Duffer Bros pieno di sorprese (ma anche di banalità) di cui però non diciamo nulla.

Forse mantenendo il segreto della gola il film in generale avrebbe spaventato di più ma non era lo scopo qui. Lo scopo era mostrare tutto, spiegare tutto in maniera evidente ed esagerata creando così un prodotto horror-action-romantico ad alto livello di intrattenimento.


Forse non sapevate che...

                         

Le creature nella gola sono ispirate all’opera del pittore polacco Zdzislaw Beksinski

In una scena i protagonisti giocano a scacchi mentre in un’altra suonano la batteria. Potrebbero essere dei riferimenti ai successi dei protagonisti La regina degli scacchi e Whiplash. Tuttavia, queste parti erano nella sceneggiatura prima che i protagonisti venissero scelti

Drasa significa “coraggio” in lituano



Informazioni

 

Diretto da Scott Derrickson

 

2025

Miles Teller (Levi Kane)
Anya Taylor-Joy (Drasa)
Sigourney Weaver (Bartholomew)

 

A cura di Andrea Costantini



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