di Matteo Garrone
Salma Hayek (regina di Selvascura)
Vincent Cassel (re di Roccaforte)
Toby Jones (re di Altomonte)
Shirley Henderson (Imma)
Hayley Carmichael (Dora)
Bebe Cave (Viola)
Stacy Martin (Dora ringiovanita)
Anno: 2015
Trama
Nei regni di Selvascura, Roccaforte e Altomonte, imperano i sovrani
con i loro vizi. La regina di Selvascura vuole a tutti i costi un figlio e lo
otterrà nutrendosi del cuore di un drago marino. Il re di Altomonte adotta una
pulce che cresce in maniera smisurata e sarà direttamente coinvolta nella
scelta del marito della figlia Viola. Il sovrano di Roccaforte con la passione
per le belle donne, si invaghisce della voce soave di una megera dalla pelle
cadente.
CinePaura pensa che...
Il film che sfata il mito della povertà di idee
e mezzi del cinema italiano. Un fantasy dalle forti tinte horror, girato
magistralmente da Garrone, uno degli autori più talentuosi del cinema nostrano.
Tre storie al limite della follia di sovrani avidi e impazziti e le conseguenze
devastanti delle loro azioni, le cui esistenze si intrecceranno solo
nell’enigmatico e affascinante finale. Mostri, magie e violenza in un lavoro
decisamente insolito per il nostro cinema ma che regala una grande boccata di
ossigeno agli amanti del genere. Potente ed evocativo.
Frase del film
“Ogni nuova vita,
richiede la perdita di una vita. L’equilibrio del mondo, deve essere mantenuto”
Forse non sapevate che
Il film
è composto da tre episodi della raccolta di racconti Lo cunto de li cunti di
Gianbattista Basile, scritti nel 1634
Ha
vinto sette David di Donatello
Le
location sono: Il castello di Donnafugata (Ragusa), dell'episodio de La
cerva, Castel del Monte (Puglia), location dell'episodio de La pulce
e Il castello di Roccascalegna (Chieti), location dell'episodio de La
vecchia scorticata
Il
negromante è Franco Pistoni, conosciuto agli italiani come Lo iettatore della
trasmissione televisiva Avanti un altro, condotta da Paolo Bonolis
È stato
candidato per la Palma d’Oro al festival di Cannes
La
scena subacquea con il drago avrebbe dovuto essere più dinamica ma il modello
del drago si è rotto mentre il figlio di Garrone lo mostrava ai suoi compagni
di classe in una pausa di lavorazione sul set. Garrone ha dovuto escogitare un
espediente per la scena, ovvero la soggettiva del re nello scafandro
A cura
di Andrea Costantini
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