di André
Øvredal
Emile Hirsch (Austin Tilden)
Brian Cox (Tommy Tilden)
Ophelia Lovibond (Emma)
Michael McElhatton (sceriffo Sheldon Burke)
Olwen Kelly (Jane Doe)
Anno: 2016
Trama
Il cadavere di una donna viene trovato mezzo sepolto in una casa
dove è avvenuto un massacro. La polizia non identifica la donna e la chiama con
il nome di Jane Doe. Viene portata all’obitorio dove Austin e Tommy Tiden procedono
all’autopsia. La cosa che emerge subito è che la donna non ha alcun segno di
morte all’esterno, ma dentro, invece, gli organi sembrano distrutti. Man mano
che l’autopsia procede, i misteri aumentano e strane presenze iniziano ad
aggirarsi nell’obitorio.
CinePaura pensa che...
Il primo film in lingua inglese del bravo
regista di Troll Hunter, non mantiene quello che promette. Parte alla grande, come spesso accade, con un plot che
mescola tensione ed esoterismo. L’autopsia procede nel mistero e gli spettatori
insieme a lei. Poi però la sceneggiatura vira verso il paranormale forzato, con
l’arrivo di zombi e spiegazioni stregonesche abbastanza risicate e già viste e tutto
perde di potenza. Peccato perché l’inizio era davvero promettente. Comunque ben realizzato, senza ombra di dubbio. Cox e Hirsh adatti
per i ruoli.
Frase del film
“That why we couldn’t find cause of death.She’s
still alive”
Forse non sapevate che
Il film
ha vinto diversi premi nel mondo. È arrivato secondo al Toronto Film festival
nella sezione Midnight Madness
La
canzone che spesso si sente nel film è dei Flintstones
Stephen
King ha detto che è un horror viscerale da vedere, ma non da soli
A cura
di Andrea Costantini
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