Visitor Q

di Takashi Miike

Kenichi Endo (Kiyoshi Yamazaki)
Shungiku Uchida (Keiko Yamazaki)
Kazushi Watanabe (Il visitatore)
Jun Mutô: Takuya (Yamazaki)
Fujiko (Miki Yamazaki)
Shôko Nakahara (Asako Murata)

Anno: 2001


Trama

Una famiglia del tutto avvolta nella deviazione. Il marito è un fallito, sia sul lavoro che nella moralità. La moglie una drogata, umiliata e percossa dal figlio, uno sfigato preso di mira dai bulli della scuola. L’altra figlia fa la prostituta e pur di racimolare denaro si accoppia con il padre. Ma un giorno arriva un visitatore con la strana abitudine di colpire la gente in testa con le pietre e si trasferisce a casa loro. Le cose stanno per cambiare



CinePaura pensa che...

Ogni volta che si incappa in un film di Takashi Miike, si rimane sempre a bocca aperta. Si sa che ci si può trovare di tutto e in Visitor Q c’è davvero di tutto. Necrofilia, bullismo, incesto, perversione e assurdità in ogni immagine. Ma non è tutto fine a sé stesso con l’intento di scioccare e basta. Miike fa il lavoro sporco, sporchissimo ma ci mette l’ironia, costruisce scene assolutamente fuori di testa e, alla fine, si riesce addirittura a provare compassione per la famiglia, che più deviata di così non si può. Cult dell’estremo.

Frase del film 

“Lo sto facendo veramente! Arrivo. Sì, sei bagnata! Sei morta ma sei tutta bagnata. I misteri della vita sono strabilianti! Persino un cadavere può bagnarsi! È fantastico! Fantastico! Hey, questa è merda! Non è un mistero della vita, è merda!”


Forse non sapevate che

Una mungitura di seni era presente anche in un altro folle lavoro del regista. Gozu (2003)

In diverse scene si può vedere il microfono nella parte superiore dell’immagine


A cura di Andrea Costantini


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