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La tempesta del secolo - La recensione

  


Miniserie televisiva scritta dal Re in persona

 

L’isola di Little Tall è minacciata da una tremenda tempesta e la popolazione si prepara ad accoglierla. Con essa, arriva sull’isola anche un tizio misterioso che si fa chiamare André Linoge il quale porta con sé morte e strani accadimenti. La gente dell’isola è spaventata e non può fare altro che accogliere le terrificanti richieste dell’uomo.


CinePaura pensa che...


Uno degli esperimenti editoriali più particolari nella lunghissima carriera di Stephen King è sicuramente La tempesta del secolo. Non si tratta di un romanzo come gli altri bensì una vera e propria sceneggiatura uscita in tutte le librerie ma altresì pronta per essere trasposta in formato cinematografico. In pratica il lavoro era già pronto per Craig R. Baxley il quale ne ha tirato fuori una miniserie televisiva nel 1999.

Siamo in pieno territorio kinghiano (e ci credo, direte voi, lo ha scritto lui) ma nel senso più kinghiano del termine. C’è una popolazione di personaggi variopinti e ben delineati che rimangono bloccati in un paesino isolato per una ragione specifica e braccati da una forza maligna, un territorio in cui King si muove con gli occhi chiusi e con le mani legate. La minaccia in questione è André Linoge, un misterioso uomo giunto in questo paesino situato su un’isola proprio in concomitanza di una spaventosa tempesta che impedisce alla gente di raggiungere la terraferma. Linoge vuole qualcosa ma non si sbilancia nel dire che cosa, intanto le persone sull’isola cominciano a morire e a comportarsi in maniera strana, soprattutto i bambini.

Come dicevamo, qui i luoghi comuni di King sono presenti tutti, dal primo all’ultimo e la miniserie funziona bene anche se la sua durata (quattro ore e mezza circa) ne appesantisce non poco la visione. Tutto ruota attorno a ciò che Linoge vuole e magari scoprirlo un’oretta o due prima non avrebbe fatto male al ritmo del prodotto finito. Qualità televisiva tipica dei prodotti low cost anni ’90, inclusa la recitazione ed effetti speciali di bassa qualità ma il tutto funziona bene. Del resto non è un adattamento di un romanzo di King ma una miniserie sceneggiata direttamente da lui. E a livello di storia, eccome se funziona.




Forse non sapevate che...

                

In Italia la miniserie è stata trasmessa per la prima volta su Rai 2 in tre puntate

La vicenda si svolge a Little Tall, la stessa isola immaginaria in cui King ha ambientato il suo Dolores Claiborne

Colm Feore si prese la briga di fare amicizia con tutti gli attori bambini perché non voleva che nessuno di loro avesse davvero paura di lui

Il bastone di André Linoge è lo stesso di Stu Redman in L'ombra dello scorpione



Informazioni

 

Diretto da Craig R. Baxley

 

1999

Timothy Daly (Mike Anderson)
Colm Feore (André Linoge)
Debrah Farentino (Molly Anderson)
Casey Siemaszko (Alton 'Hatch' Hatcher)

A cura di Andrea Costantini



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